3) Dobbiamo occuparci del Vangelo e dei poveri, dei rom, degli stranieri. Voglio che la mia fede sia una cosa seria e mi spiace che tanti credenti onesti vengano coinvolti in simili idolatrie. Siamo in pieno mercato del tempio, tra mariolatrie varie e papolatria dilagante.
4) In un momento di assoluta miseria morale e di scarsa credibilità dell'istituzione cattolica, l'affare serve al rilancio anche del papato, di questo papato reazionario.
5) Smettiamola di fare i santi. La chiesa deve servire la causa di Dio che è la causa dei più deboli, migranti, rom, emarginati. Questi "eventi spettacolari" sono,invece, manifestazioni di quel trionfalismo con cui l'istituzione ecclesiale celebra
se stessa.
Caro Signor Romeo, questa è la mia opinione. Di questo passo il cristianesimo diventa un papalesimo o un marianesimo, il tutto condito (come abbiamo sentito il giorno di Pasqua) dalla consueta retorica dei sacri palazzi.
A lei un cordiale saluto.
don Franco
da http://donfrancobarbero.blogspot.com/