Piero Curatolo, portavoce di circa 2.000 diportisti ribadisce le sue ragioni e investe della questione l'ispettore Roberto Fiorentino, responsabile della Riserva. «Sappiamo - dice Curatolo - che in tutte le riserve esistono dei regolamenti, ed è quello che chiedono i diportisti. I diportisti hanno stilato un regolamento da esempio, pregando le autorità di elaborarlo e metterlo in atto al più presto perchè l'estate è alle porte e non sono disponibili a vivere i disagi economici già avuti in precedenza. Nessuno crede - ribadisce - che una latta di antivegetativa non venduta possa creare danno, ma 2000 latte, associate ad altri accessori che servono alla rimessa di una singola barca cominciano a diventare un bel numero tale da portare alla chiusura di alcuni negozi e ad un ammanco totale per tutti gli artigiani». Albanautica club, di cui è titolare Curatolo, è un associazione nata sul litorale e mette a disposizione sia il locale per il ricovero della barca sia lo specchio d'acqua antistante con un gommone a disposizione per ogni emergenza di soccorso. L'associazione propone di vietare il girovagare nella Riserva ma dando ai diportisti un corridoio di uscita, oltre che limitarne la velocità a 4 nodi. I diportisti, infine, sarebbero disposti a pagare anche una piccola quota per poter ormeggiare nel litorale dello Stagnone anche per 4 mesi l'anno.