E lo fa con una nota inviata al sindaco Carini, nella quale, affermando di essere stata sollecitata ad intervenire sulla questione da diversi cittadini, evidenzia soprattutto il disastro compiuto dal terribile coleottero sul lungomare. L'avvocato Pantaleo ricorda, quindi, al sindaco che una direttiva ministeriale del 9 novembre 2007 «prevede per le aree infestate la misura dell'abbattimento obbligatorio delle palme colpite da punteruolo e individua nel proprietario della palma l'unico soggetto responsabile dell'abbattimento e della distruzione delle stesse» e nel caso del lungomare Boeo «è l'amministrazione comunale che si deve fare carico di tale incombenza». Per il difensore civico, poi, è «opportuno segnalare che la presenza di queste palme ammalate ormai non più recuperabili, costituisce un grave pericolo per la circolazione pedonale e veicolare per cui si sollecita un immediato intervento per il loro abbattimento e si consiglia la collocazione al loro posto di nuove piante o alberi, anche ai fini di una riqualificazione del lungomare».