Lo ha detto l'assessore regionale alle Attivita' Produttive, Marco Venturi, incontrando, a Termini Imerese, i sindacati e presentando la bozza di accordo di programma per l'infrastrutturazione dell'area industriale di Termini Imerese in vista dell'addio della Fiat allo stabilimento siciliano.
Presenti al dibattito il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, il vice presidente della commissione Attivita' Produttive, Pino Apprendi, i rappresentanti Rsu Fiat e delle segreterie provinciali e regionali di Cgil, Cisl, Uil.
''Si tratta di cantieri che possono partire - ha aggiunto Venturi - subito dopo la firma dell'accordo di programma che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. La Regione conferma la volonta' di mantenere la vocazione del territorio termitano che e', e deve restare, un polo automobililistico''.
Riguardo alla selezione delle imprese che potrebbero subentrare alla Fiat a Termini Imerese Venturi ha detto: ''ci aspettavamo altro. Il risultato al momento e' deludente. In lizza ci sono 5 aziende, due si sono ritirate e una, la DR il cui progetto di produzione di automobili sembrerebbe interessante, non e' ancora ufficialmente entrata nella lista ufficiale di Invitalia''.
''Probabilmente - aggiunge - occorre cambiare strategia, cercare altre aziende in Italia e nel mondo spiegando meglio che conviene investire in Sicilia, anche perche' sono disponibili circa 350 milioni (250 della Regione e 100 dello Stato) per sostenere investimenti a Termini Imerese''.
Venturi sta valutando l'ipotesi, da condividere con l'intera giunta e con il presidente di Lombardo, di chiedere a Fiat di prendere in considerazione l'ipotesi di posticipare la data di dismissione dagli stabilimenti di Termini Imerese, fissata al 31 dicembre 2011.