Anche oggi verranno ascoltati molti testi, tre ispettori della Digos, lo scrittore Umberto Santino, e un poliziotto che era di scorta con Giovanni Falcone.
Dopo l’udienza di oggi, si riprenderà il 6 e il 13 Luglio, e poi a Settembre.
Quello che sta emergendo nel processo è un contesto in cui a seguito dell’assassinio di Rostagno ci furono numerosi depistaggi, per cui la pista mafiosa fu abbandonata, privilegiando altre ipotesi investigative.
Per esempio Rostagno, circa sette mesi prima di essere ucciso, era stato convocato dai carabinieri, ed era stato interrogato su quello che sapeva a proposito di mafia e massoneria a Trapani, in base ad alcuni servizi che aveva trasmesso o voleva trasmettere su Rtc. La cosa strana è che i testi Beniamino Cannas e Nazzareno Montanti, quest’ultimo comandante dei carabinieri a Trapani all’epoca dei fatti, all’inizio avevano negato questo interrogatorio. Rostagno fu interrogato dai carabinieri il 25 febbraio 1988. In quella sede il giornalista aveva riferito che per la sua emittente, Rtc, aveva svolto un'indagine «accurata e mirata» sulle vicende del circolo Scontrino.
Per capire cos’era il circolo Scontrino può essere utile rileggere questo frammento di un articolo di Attilio Bolzoni del 3 Dicembre 1986
« La storia della loggia segreta comincia alla fine dello scorso anno quando arriva in questura un esposto sulla nuova nomina del comandante e del vice comandante dei Vigili .... Una delle tante lettere-denuncia su presunte irregolarità in un concorso ma anche una soffiata: Se decidete di indagare date un'occhiata a quelle logge del circolo di cultura.... Il blitz nei saloni e nell'ufficio di rappresentanza del centro culturale Scontrino scatta un paio di giorni dopo. I poliziotti sequestrano gli elenchi di sette logge massoniche (circa 200 iscritti), e, da un primo esame, la documentazione sembra assolutamente regolare. ... Un controllo più accurato e gli investigatori capiscono che una loggia è coperta e i suoi quasi cento affiliati non sono presenti in alcun elenco. L'inchiesta continua e dopo qualche settimana emergono i primi nomi segreti: funzionari del Comune e della Provincia, un burocrate della prefettura, imprenditori edili, commercianti, un famoso deputato della Democrazia cristiana, boss. ... Alcuni fratelli, ammette un investigatore, oltre ad essere in buoni rapporti con i boss, occupano posti importanti nella Pubblica amministrazione. Altri, forse, hanno anche in mano le chiavi della città.... Un sospetto inquietante ... ».
Alla loggia appartenevano molti mafiosi, tra cui Mariano Agate. «Ho appreso - aveva raccontato Rostagno - di due cene alle quali partecipò Licio Gelli avvenute nel 1982 presso le abitazioni di Agate Mariano, in Mazara del Vallo, e l'altra in Campobello di Mazara. Preciso che non ricordo - aveva aggiunto - se in casa di Agate, ma ricordo che i punti di riferimento erano le case di Agate e L'Ala».
Dunque Rostagno racconta ai carabinieri che sa cos’è la loggia Iside 2, sa cos’è il circolo Scontrino, sa che è frequentato parimenti dalla Trapani bene e da Cosa nostra. E i carabinieri non fanno nulla. Perché? E soprattutto perché neanche dopo l’omicidio si cerca di approfondire questa pista? Secondo Montanti «non c'erano elementi per privilegiare la pista mafiosa mentre i redazionali di Rostagno erano poco seguiti».
Ecco perché si è indagato più sui rapporti con Cardella, con gli amici di Lotta Continua, o ancora su un eventuale traffico di droga all’interno della Saman. …