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05/07/2011 02:44:16

Processo Rostagno.Consegnato un faldone con tutti i suoi ultimi appunti

Nell’ultima udienza è stato consegnato alla corte dai legali di parte civile della famiglia Rostagno un faldone contenente tutte le carte e gli appunti di Mauro Rostagno nell’ultimo periodo prima della sua uccisione. Materiale a cui stava lavorando, idee, spunti. Le carte erano in possesso dell’avvocato Nino Marino, che le aveva ricevuti poco dopo l’omicidio dalla compagna di Rostagno, Chicca Roveri. Secondo l’avvocato Miceli “in queste carte, dove ci sono articoli e spunti su massoneria, mafia, traffici di droga ed armi, c’è la dimostrazione di cosa si stava realmente interessando Rostagno alla vigilia della sua morte”.
Umberto Santino, poi, ascoltato come teste, ha confermato l’interesse di Rostagno per questi argomenti. Il sociologo, fondatore del centro di documentazione antimafia “Peppino Impastato”, ha ricordato dei suoi frequenti dialoghi con Rostagno per commentare la sua attività di controinformazione giornalistica, che poteva esporlo a strumentalizzazioni, ma Rostagno gli replicava sempre dicendo che lui era assolutamente libero. Santino fu anche intervistato da Rostagno, alla vigilia del suo omicidio, e l’intervista sarebbe dovuta continuare, ma ci fu l’assassinio del giornalista. “Il giorno dopo l’omicidio andai a Lenzi – racconta Santino in aula – e mi sono accorto che in pochi sapevano dell’attività giornalistica di Rostagno”

Ad apertura di udienza sono transitati i verbali di interrogatorio di una ex ospite della Saman, Alessandra Faconti, morta nel 2007, che tra l'altro confermò di avere accompagnato Rostagno dal giudice Falcone. Circostanza confermata da un agente della scorta del magistrato. Ed è stato anche chiarito anche il mistero dell’interrogatorio delle sorelle Fonte, testimoni oculari dell’omicidio, fatto l’anno scorso dalla polizia senza alcun verbale. “Non abbiamo verbalizzato perché non era emerso nulla di nuovo rispetto ad altri interrogatori” hanno detto gli agenti.