Ritardi nei pagamenti dei salari di 150 addetti alla pulizia nelle scuole trapanesi
A denunciare la violazione del fondamentale diritto contrattuale del pagamento degli stipendi per i lavoratori della “Nettoyage” è la Filcams – Cgil di Trapani che con una nota, inviata alle Procure della Repubblica di Trapani e Marsala, alla Prefetta, al dirigente dell'ufficio scolastico provinciale e all'azienda, ha annunciato che chiederà al Ministero della Pubblica istruzione la “revoca dell'appalto considerato che l'azienda non è in grado di garantire il pagamento degli stipendi alle lavoratrici e ai lavoratori”.
“I continui ritardi nel pagamento delle retribuzioni – si legge nella nota a firma del segretario provinciale della Filcams Cgil Vito Gancitano – costringono le lavoratrici e i lavoratori, spesso monoreddito, a caricarsi di gravi disagi e a doversi indebitare per poter fare la spesa e pagare le bollette relative ai servizi essenziali. Questa situazione – scrive ancora Gancitano – non è più tollerabile poiché, oltre ad essere una grave violazione di un diritto contrattuale, pone i lavoratori in una condizione di pesante disagio economico e psicologico”.
Per il sindacato “l'azienda non solo continua a disattendere le richieste dei lavoratori ma, non assumendosi le proprie responsabilità, chiama in causa altri Enti attribuendo loro la responsabilità del mancato pagamento degli stipendi”.
“L'azienda Nettoyage – scrive il segretario Gancitano - continua a disattendere le richieste dei lavoratori sostenendo che da parte del Consorzio Miles, aggiudicatario dell'appalto di pulizia, non riceve i finanziamenti, mentre i dirigenti scolastici delle scuole interessate sostengono di aver pagato tutte le spettanza dovute. I lavoratori – conclude – oltre ad essere penalizzati sono anche beffati".
La Filcams Cgil ha chiesto, infine, agli organi competenti di “accertare le responsabilità nella violazione delle norme”, preannunciando che “sarà attivata l'azione legale in sede civile per il riconoscimento del danno biologico determinato dai continui ritardi nel pagamento degli stipendi ai lavoratori”.
