Si diceva che una volta terminata l'opera con le palme più "facili" il punteruolo, insetto voracissimo, avrebbe cominciato a colpire anche le zone più isolate del Sud Italia, dove le condizioni di vita per l'insetto sono sulla carta più difficili. E così è. Perchè questa estate per la prima volta il punteruolo rosso è stato avvistato nella riserva dello Zingaro, a San Vito Lo Capo. In particolare, nella prima riserva naturale siciliana, il punteruolo, secondo alcuni osservatori, sarebbe sul punto di colpire una pianta simbolo: la palma nana.
Il l professore Paolo Arena, uno dei pochi proprietari di un casolare dello Zingaro, in una lettera alla direttrice della Riserva, Valeria Restuccia, invita le autorità ad intervenire «tempestivamente e in maniera preventiva».Arena scrive di avere «individuato il punteruolo vicino a 2 palme nane alte circa 3 metri». Del caso sono stati avvertiti anche Wwf e Legambiente. La direttrice dal canto suo invita a non creare «allarmismi» e assicura che sino a luglio non c'erano tracce del coleottero. «C'è un nostro monitoraggio continuo - dice - ed è stato accertato da una relazione del dottore Agatino Sidoti, responsabile dell'Azienda regionale foreste demaniali che in riserva non è presente il punteruolo».