Agli arresti per il reato di “recidiva violazione dei sigilli” in un immobile sottoposto a sequestro: il 39enne mazarese Francesco Vinci, disoccupato ed incensurato salvo quest’ultimi fatti di abusivismo al vaglio dell’Autorità giudiziaria. Quest’ultimo è stato inoltre denunciato per “smaltimento illecito di rifiuti” assieme ad altre due persone, ai quali ha messo a disposizione una sua proprietà della località “Capo Feto” per scaricare rifiuti speciali. Si tratta del 39enne mazarese M.M., titolare di una ditta individuale per movimenti terra e del 63enne marsalese G.P., che è conduttore di mezzi pesanti dipendente di M.M.
L’operazione, sviluppatasi nell’ambito dei servizi di pattugliamento e perlustrazione della fascia costiera ed aree circostanti, è scattata a partire dall’osservazione di un cantiere edile sito sul Lungomare “Fata Morgana”, dove una pala meccanica aveva caricato dei rifiuti speciali da demolizione su di un camion.
Pedinando il camion i militari hanno poi constatato che il mezzo pesante si è diretto a “Capo Feto” accedendo ad una proprietà privata recintata e qui scaricando il carico di 6 tonnellate composto da: plastica, tubi, guaine, materiale da demolizione edile, terra ecc.; il tutto classificabile come rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
Oltre allo scarico illecito in una zona protetta sottoposta a vincoli paesaggistici, ad aggravare la situazione ha contribuito la circostanza che il sito adibito a discarica abusiva si trovasse già sottoposto a sequestro per abusivismo edilizio. Si tratta infatti di un’area recintata di 550 mq., alla quale la Sezione Navale della Guardia di finanza di Mazara del Vallo aveva apposto i sigilli lo scorso gennaio, dopo aver accertato che vi si stava edificando una villetta abusiva: senza concessioni edilizie e senza il nulla osta della Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Trapani, necessario per quegli immobili che devono sorgere entro i 300 mt dalla battigia.
Quando i militari dell’Arma sono intervenuti, hanno sorpreso e bloccato sul posto il proprietario del terreno sequestrato con la costruenda viletta Francesco Vinci insieme al conducente del camion G.P. ed il datore di lavoro di quest’ultimo M.M., il quale è anche il proprietario del mezzo pesante, che è stato sottoposto a sequestro preventivo.
Dopo la contestazione dei reati M.M. e G.P. sono stati denunciati a piede libero in attesa delle valutazioni dell’Autorità giudiziaria, mentre il Vinci, risultando tra l’altro recidivo per una violazione dei sigilli commessa lo scorso giugno, è stato dichiarato in stato di arresto e sottoposto ai domiciliari fino alla direttissima, che si è già celebrata presso il Tribunale di Marsala.
Qui il giudice monocratico, dopo aver convalidato l’arresto ed in attesa degli sviluppi processuali, ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma a carico dell’imputato.
L’attività svolta dai militari dell’Arma - finalizzata a prevenire e reprime il diffuso fenomeno dello smaltimento dei rifiuti abusivo per eludere i costi di gestione - segue altre analoghe operazioni tra cui quella condotta lo scorso luglio in località “Bocca Arena”, che aveva consentito di scoprire una ulteriore discarica abusiva e di arrestare tre persone, ritenute responsabili della creazione della stessa.