D'altronde, gli operai della ditta Megaservice, società della Provincia stessa, avevano ben poco da fare. Per un importo di 200.000 euro dovevano solamente levare qualche rifiuto più ingombrante, rimuovere un po' di terra, sistemare la vegetazione, piantumare qualche albero, e, con tocco di bellezza finale, levare la recinzione in ferro e mettere una staccionata in legno, molto chic.
E invece? Invece i lavori si sono fermati subito. Perchè prima è mancata la staccionata. Poi è arrivata la staccionata e non si capisce cosa sia successo. Insomma, qualcosa si è fatto. Ma non molto. Tant'è che lo stesso Renzo Carini, sindaco di Marsala, che presentava questa opera come un capolavoro di efficienza pubblica ad un certo punto ha dovuto chiedere alla Provincia cosa non andasse.
Adesso i lavoretti sono ripresi. Interesseranno il secondo tratto della colmata, quello finale. La parte in mezzo, quella più grande, non verrà assolutamente toccata. Per riparare quello scempio, infatti, servirebbero circa 5 milioni di euro, secondo un progetto della Provincia che ancora non ha trovato modalità di essere finanziato.
I lavoretti dunque sono ripresi nella parte finale, e con l'utilizzo delle due solite pale meccaniche. Quando finiranno? Si spera entro Settembre. Poi l'estate prossima si vedrà cosa il generale inverno avrà lasciato dei cumuli di terra spianati e della staccionata montata.
A questi piccoli lavori di manutenzione, frutto di un accordo tra Comune e Provincia, che hanno messo 100.000 euro l'uno, si è arrivati dopo anni di bugie, polemiche e dispetti tra i due enti, per capire di chi fosse la responsabilità dello scempio ambientale compiuto nel tratto di costa che precede immediatamente le spiagge di Marsala. Il capolavoro fu, nel 2005, il deposito in quella zona dei fanghi del molo Ronciglio del porto di Trapani, fanghi provenienti dai lavori di escavazione del porto di Trapani in occasione della Louis Vuitton Cup e trasportati a Marsala.