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22/09/2011 08:05:53

Comunicato stampa sulla visita del papa in Germania

Di fronte a problemi pastorali sempre più acuti non solo in Germania, ma in tutto il mondo, la Chiesa cattolica romana non può e non deve più permettersi di dire di no a riforme che sono ormai improrogabili, spiega il movimento di riforma cattolico Noi siamo chiesa, organizzato a livello mondiale. Ora bisogna finalmente prendere la strada del dialogo costruttivo sul futuro della Chiesa, così come l’ha mostrata e stabilita, quasi cinquant’anni fa, il Concilio Vaticano II (1962-1965).

La visita del papa in Germania non incontra approvazione ovunque.Sono soprattutto il suo discorso al Bundestag, il parlamento tedesco, e l’incontro con i giudici della Corte Costituzionale al seminario di Friburgo a porre la questione della posizione giuridica e del potere rivendicato dal ministero papale nei suoi tre ruoli fondamentali di carattere politico e religioso: come rappresentante della «Santa Sede»; come capo di Stato del minuscolo Stato della Città del Vaticano; come capo della Chiesa cattolica romana.

•  Noi siamo chiesaha chiesto alle rappresentanti e ai rappresentanti politici del popolo tedesco di parlare, negli incontri con papa Benedetto XVI, anche dei diritti umani nella Chiesa, come ha fatto ad esempio la cancelliera Angela Merkel in Cina. È uno scandalo che la «Santa Sede» o lo Stato vaticano sia tra quei pochi soggetti di diritto internazionale che non hanno ancora sottoscritto la Dichiarazione delle Nazioni Unite dei diritti umani e la Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo.

•  In una lettera aperta alle Chiese sorte dalla Riforma Noi siamo chiesa si impegna affinché la Chiesa cattolica romana le riconosca finalmente come Chiese in senso pieno. La dichiarazione Dominus Jesus (redatta nel 2000 sotto la guida di Joseph Ratzinger in qualità di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e da questi confermata nel 2007, dopo l’elezione a papa) va rivista. Necessita di rapidi chiarimenti il tema della comunione eucaristica, soprattutto per i coniugi appartenenti a confessioni differenti.

•  Noi siamo chiesaconsidera inoltre discutibile l’incontro tra il papa e i giudici della Corte Costituzionale Federale al seminario di Friburgo. Il Vaticano, che conta molto sui finanziamenti della Chiesa tedesca, vede il sistema che regola in Germania i rapporti tra Stato e Chiesa – sistema che concede alle Chiese grandi privilegi – messo a rischio dai mutamenti sociali di ordine generale, ma soprattutto dalle tendenze laicistiche dei partiti politici tedeschi e da alcuni paesi dell’Unione Europea.

I «messaggi al papa» raccolti da Noi siamo chiesa verranno consegnati a Berlino martedì 20 settembre 2011 (incontro non aperto alla stampa) al nunzio apostolico.