Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
24/09/2011 13:01:07

Domani visita guidata alle Cave di Cusa


La visita guidata archeo-naturalistica è prevista  domenica 25 settembre, con appuntamento all’ingresso dell’area archeologica di Cave di Cusa alle ore 10 e alle ore 15, guideranno la visita i naturalisti Tata Livreri e Giulia Casamento.

La visita verterà sia sull’aspetto archeologico un area unica in Sicilia, dove è possibile vedere numerosi rocchi di colonna ed un capitello  in corso di estrazione;  e la visita naturalistica caratterizzata da folta macchia mediterranea residuo della foresta di Birribaida,  in età medievale,  voluta dall’imperatore Federico II di Svevia.
La presenza del bosco in questa area è documentata sin dall’età medievale, con la “Foresta di Birribaida” voluta da Federico II di Svevia,  Birribaida è il toponimo che ha dato il nome alla baronia e  successivamente territorio della  città di Campobello di Mazara.  I toponimi di molte località e contrade, conservati fino ai nostri giorni, in questo territorio -bosco guardiola a mare, bosco angiluffo, bosco vecchio, stracqualacqua, erbe bianche, magaggiari, la palma e la presenza di molti olivastri, pioppi, sughere, pini, lecci e palme nane- ricordano e testimoniano ancora oggi la presenza di questa vasta area boschiva,  interessante anche nella fauna, tanto da essere conservata, in età medievale, dall’ultimo imperatore svevo.
A testimoniare la presenza di un importante ecosistema oggi il pantano Leone, dove nidificano rare specie di avifauna, ed è possibile vedere, aironi, anatre e  falchi delle paludi; nonché la vegetazione palustre.