E’ Sebastian Vettel di Heppenheim a raggiungere questo storico traguardo. Il campione tedesco ha chiuso sul terzo gradino del podio il GP di Suzuka dietro alla Ferrari dell’ottimo Alonso e al vincitore Jenson Button su Mclaren. L’asfalto giapponese e soprattutto le gomme hanno condizionato la gara. Tanti pit-stop a causa del degrado veloce, e da questa difficile situazione ne è uscito trionfante ancora una volta l’inglese della Mclaren, che ha conquistato la sua meritata terza vittoria stagionale. Perfetta la gara di Alonso, bravo a non mollare fino alla fine, portandosi a ridosso del vincitore. Sul podio di Suzuka tre campioni del mondo dunque, ma quello più felice, oggi, è sul gradino più basso, perche per lui è arrivata la corona d’alloro a suggellare una stagione trionfale, fatta di 12 vittorie, 9 pole, 4 secondi posti e un quarto come unico risultato negativo.
Oggi il mondo dell’automobilismo in genere e della Formula 1 si inchina a questo suo giovanissimo campione. E’ maturato molto il tedesco. Lo scorso anno ha vinto all’ultima gara ad Abu Dhabi, ma solo perché aveva commesso degli errori. Quest’anno è stato perfetto, non ha sbagliato nulla. La portata dell’impresa 2011 è nel trionfo con quattro gare ancora da disputare, quasi cinque se si considera che alla vigilia di Suzuka gli serviva solo un punto per chiudere il discorso.
Roba da Schumacher dei tempi belli della Ferrari. Ha fatto tutto questo con una vettura altrettanto perfetta, disegnata dalla mano geniale di Adrian Newey, di una organizzazione tenuta sotto controllo da Christian Horner, e quando tutte queste componenti funzionano nel migliore dei modi, i risultati non potevano che essere al top. Visti i soli 24 anni, ora si parla di possibili record frantumabili, ma al momento Vettel non penserà certo a questo, ma a festeggiare il secondo titolo iridato consecutivo. Basta quello per consegnarlo alla storia dellla Formula 1.
Carlo Rallo