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13/10/2011 04:39:38

Amministrative 2012: prepariamoci a Marsala ad una bulimia di candidati

E siamo solo ai nastri di partenza, mettiamoci poi liste civiche, gente che cerca un posto al sole, personaggi in cerca d’autore, e rischiamo di avere una campagna elettorale iper affollata e iper tesa.

Di solito, più candidati ci sono e meglio è. Vuol dire che c'è voglia di confrontarsi. Ma in realtà la bulimia di candidature che ci aspetta è figlia di una politica malata.
In molti avranno la tentazione di candidarsi, perché in una campagna elettorale così delicata e giocata sul filo del rasoio, 50 – 100 voti in più (e non è uno scherzo), possono fare la differenza. E quindi si può aprire quello che in maniera prosaica possiamo chiamare il mercato delle vacche.
Non ci credete? Facciamo un passo indietro.
Elezioni 2007. Oltre ai big Giacalone, Lo Curto e Carini, si candidarono a Sindaco anche Michele Crimi e Osvaldo Angileri, con due specie di liste civiche. Entrambi i candidati strombazzavano in campagna elettorale di impegnarsi per una politica fuori dai partiti, contro il clientelismo, eccetera, eccetera. Roba da credergli.
Però i marsalesi rimasero scettici. Osvaldo Angileri, con il Movimento Agricolo Europeo, non prese neanche 2000 voti. 1600 invece ne prese Michele Crimi, con il suo “Lilibeum – Felicittà”. Consiglieri in due: zero.
Insomma. Poca roba. Eppure questa manciata di voti cambiò profondamente la vita di queste due persone.
Michele Crimi barattò l’appoggio al ballottaggio al Sindaco Renzo Carini in cambio della nomina a consulente dell’Amministrazione Comunale. Crimi fece una specie di Bingo. Fu nominato “esperto” in materia di grandi opere dal Sindaco Carini, ma resterà famoso solo per aver proposto il “progetto Paperino” per gli studenti delle scuole di Marsala. Il compenso di Crimi è stato di 48.000 euro. Per due anni. Ha appoggiato Carini al ballottaggio ed è stato nominato consulente con un incarico molto sospetto, perché troppo ampio ed inutile. Nelle sue relazioni, tra un errore ed un copia – incolla, resterà memorabile la proposta della “Festa dei nonni”…
Osvaldo Angileri, invece, appoggiò Carini in cambiò di un altro sottogoverno, un posto nel consiglio di amministrazione di Marsala Schola, l’ente comunale che gestisce ogni anno risorse per sei milioni di euro. Si è dimesso poco tempo fa. Marsala Schola resterà famosa per i pasticci nell’aggiudicazione delle milionarie gare su mensa e trasporto.
Entrambi hanno avuto poche spese di campagna elettorale, pochi voti, ma hanno giocato bene carte e cartucce e sono stati personalmente ripagati. E non è un sospetto. E’ il senno di poi. La visione elementare e logica delle cose.
Non sappiamo cosa succederà, ma speriamo che questi episodi non si riaffaccino più. Nel nostro ordinamento elettorale è stato introdotto anche le amministrative lo sbarramento: chi prende meno del 5% non può avere neanche un consigliere comunale. Ottimo. Però bisognerebbe introdurre un altro sbarramento. Sono un’idealista, lo so. Ma in un sistema normale e non malato si dovrebbe impedire ai candidati sindaci perdenti, loro congiunti e parenti, di ricevere incarichi da un Sindaco col quale si sono apparentati al ballottaggio. Così davvero si renderebbe tutto più trasparente. Ma la nostra è solo un’utopia. E così sappiamo già che alle prossime elezioni i questuanti di posti pubblici in cambio di una ciotola di voti potranno solo aumentare…

Giacomo Di Girolamo