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15/10/2011 04:31:12

Salemi. Manifestazione per la legalità: “No, nel nostro nome. L’antimafia non ci offende , ma ci difende”. E Sgarbi contrattacca

Il corteo partirà dalla centralissima Piazza della Libertà, si snoderà per il centro storico, e raggiungerà Piazza Alicia, resa nota per essere stata recuperata anni addietro con un progetto di Alvaro Siza e Collovà. Il tutto è scaturito dopo la dura presa di posizione da parte del sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi contro l’inchiesta giudiziaria denominata “Salus Iniqua”. Seguita da un esposto alla procura di Marsala il questore di Trapani Carmine Esposito e il maresciallo della stazione dei carabinieri Giovanni Teri. Colpevoli, a suo dire, di avere sottoscritto alcuni rapporti investigativi giudicati “ reati gravi la falsa testimonianza di un Pubblico Ufficiale, la falsificazione della realtà e, parimenti, l’utilizzazione di maldicenze o di leggende con il continuo e ridicolo richiamo ai cugini Salvo per creare arbitrariamente eredità ‘mafiose’”. Il Comitato “Coscienza civica salemitana” ritiene invece che le cose stiano diversamente e vuole esprimere “ la propria riconoscenza, in modo particolare al Questore Esposito e al maresciallo Teri, ma anche a tutte le donne e gli uomini che, servendo lo Stato nella Magistratura, nella Polizia, nell’Arma dei Carabinieri e nel Corpo della Guardia di Finanza profondono la loro dedizione nell’affermare, ogni giorno, la presenza dello stato in un territorio dove la mafia, non essendo più quella delle coppole e lupare, come forse qualcuno ingenuamente la immagina, ha indossato le vesti della ‘Borghesia Mafiosa’”. Da qui la volontà di esprimere visivamente il dissenso nei confronti dell’Amministrazione per avere intrapreso alcune iniziative che hanno avuto lo scopo di svilire il lavoro investigativo della Polizia, che, contrariamente a quanto da essa sostenuto, non lederebbe affatto l’onorabilità di Salemi e dei suoi cittadini. L’iniziativa “promossa dall’ex sindaco Biagio Grimaldi assieme ad esponenti del Pd e di Rifondazione Comunista”, secondo un comunicato del Comune, fa dire a Sgarbi di  “condividere il commovente slancio ‘legalitario’ dell’ex sindaco Biagio Grimaldi e solidarizzo con lui, considerando credibili i principi generali che egli espone;  per questo ho difeso l’amministrazione comunale ritenendo false le dichiarazioni del maresciallo Giovanni Teri, le cui posizioni  non corrispondono a quelle dell’Arma dei Carabinieri, così come i peccati di un prete non impegnano la Chiesa. La mia corretta visione della realtà amministrativa di Salemi, collocando nella giusta posizione le presunte infiltrazioni mafiose, è soprattutto a tutela dello stesso Biagio Grimaldi che fu sindaco di Salemi con il sostegno dell’ex onorevole Pino Giammarinaro, com’è documentato nella storia politica della città.  E volesse negare l’evidenza, sarà utile ricordare il suo impegno – evidentemente senza scandalizzarsi o invocare l’antimafia - al fianco di Pino Giammarinaro nel corso della campagna elettorale per le regionali del 2001, quando l’ex parlamentare regionale era candidato nelle liste del Biancofiore. I promotori della manifestazione tengono a precisare che quella di sabato prossimo non è una contromanifestazione alla “Fiaccolata della verità”  di una settimana fa voluta da Sgarbi e a cui presero parte meno di venti persone. A margine della vicenda c’è da registrare lo  scalpore suscitato dai 7000 euro, deliberati come impegno di spesa per finanziare la manifestazione definita “socio-culturale”, considerato un vero schiaffo alla luce della esiguità delle finanze di cui dispone il comune. Sull’argomento i Consiglieri Comunali  del PD Domenico Venuti e Calogero Angelo, hanno presentato una interrogazione al Sindaco per sapere se non “ ravvisa l’opportunità e l’utilità per la Città e i cittadini di non dare seguito alla spesa prevista dalla delibera, anche alla luce della necessità di razionalizzare ed ottimizzare le sempre più scarse risorse a disposizione degli Enti Locali, che andrebbero impiegate per garantire servizi ai cittadini e risposte adeguate ai numerosi problemi della Città.”.

Franco Lo Re