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25/10/2011 18:18:24

Una "maratonda" per il Sindaco Carini

 Ma deve stare attento, perché magari ciò che per lui sembra realizzato, in realtà è un boomerang.
Già sappiamo per esempio che l’11 Maggio 2012, quando saremo davvero in piena campagna elettorale, Carini farà di tutto per inaugurare il Monumento ai Mille che sorgerà nella zona del “salato”, in quella piazza che lui vorrebbe intitolare all’Unità d’Italia. Che il progetto riqualifichi la zona, su questo non ci piove. Il problema è che quello che Carini spaccia per Monumento non sarà né il glorioso progetto di Mongiovì, quello che ricordano i nostri genitori, per averlo visto in bozza, tutto di marmo e rappresentante il Piemonte e il Lombardo, né il monumento dell’architetto Ottavio Abramo. Il nuovo progetto di Abramo è stato ridimensionato, ci sono i soldi solo per farlo in parte. Servirebbero 4 milioni di euro, e il Comune non ne ha nemmeno la metà. Sarà una specie di terrazza luminosa, il Monumento ai Mille di Carini. Ecco perché noi parliamo di “surrogato”, perché è una specie di tributo alla memoria di seconda mano, al ribasso. Sarà una bella cosa, tutto qui. Ci manca anche che lo facciano brutto, sto terrazzino.
E un boomerang potrebbe essere anche l’altra grande operazione che il Sindaco Carini vuole portare a termine per giocarsela in campagna elettorale. L’acquisizione, da parte del Ministero della Difesa, delle strutture militari abbandonate all’inizio dello Stagnone. Insomma, il Comune si prende gli hangar progettati da Nervi e le strutture connesse, e si impegna per cambiare la destinazione ad un’altra grande area militare, quella della Circonvallazione, che la Difesa poi cederà ai privati. Perché potrebbe non essere un affare? Ma voi li avete visti gli hangar Nervi come sono ridotti? Quanto ci vorrà di manutenzione? Il Comune dove li trova quei soldi? E sull’area della Circonvallazione, che potrebbe essere un bel parco urbano: chi ci assicura che cambiata la destinazione d’uso non cada una colata di cemento?
Dubbi più che legittimi. Carini rischia di arrivare alla campagna elettorale con un pugno di mosche in mano. Il surrogato del Monumento ai Mille, le zone militari tutte da scoprire, il porto di Marsala, che però si fa per lo spirito di iniziativa di Massimo Ombra. Anche l’ospedale nuovo, che Carini vanta come un’opera sua (nel senso che dice che si è aperto grazie a lui) rischia di essere un boomerang: perché i marsalesi mentre prima si lamentavano di non avere l’ospedale, ora si sono accorti che non ci sono i dottori.
Insomma. Gira che ti rigira, Carini potrà dire comunque di aver realizzato almeno una cosa, certa, sicura, visibile a Marsala: le rotonde. Abbiamo rotonde dappertutto, ormai. Noi marsalesi non sappiamo dare la precedenza, ma impareremo. Tante rotonde, tutte fatte da Carini: il nemico degli incroci semaforici, verrebbe da dire. Potremmo anche organizzarci un trofeo, con tutte queste rotonde. Una specie di maratona, che so, intorno alla rotonda di Via Trapani. E la chiamiamo “Maratonda”, Non entusiasmatevi troppo, però, non è un’idea originale. Viene da Alice nel Paese delle Meraviglie. Li facevano la “maratonda”. Alice, il Bianconiglio, lo Stregatto, e tutto il resto. Era il Paese delle Meraviglie. Ma neanche Marsala scherza.

Giacomo Di Girolamo