Lei scrive, anzi ribadisce, che il segretario cittadino del PD deve essere eletto dall’assemblea degli iscritti. Lei non sa o finge di non sapere, che lo statuto del PD regionale all’art. 5 comma 10 dice testualmente che “ il coordinatore di circolo viene eletto dal coordinamento a scrutinio segreto tra i propri componenti elettivi”. Si informi Direttore prima di scrivere, si informi bene. D’altra parte i due precedenti coordinatori Agostino Licari e Anna Maria Angileri sono stati eletti da questo organismo quindi secondo la sua affermazione sarebbero stati entrambi illegittimi.
In merito al rumor che mi riguarda “una fedelissima dei quadri dirigenti, Giuliana Zerilli, sarà eletta coordinatrice” credo che questa volta i suoi informatori l’hanno male informata.
Il PD marsalese, dopo mesi di immobilismo, sta faticosamente riprendendo a discutere “ per individuare una piattaforma programmatica da confrontare con tutti i partiti, da SEL a IDV alle forze moderate, compatibili con la storia e i principi fondanti del nostro partito” così come riportato dal documento scaturito dal coordinamento del 20/10/11. Questo documento che marsala.it ha dimenticato di pubblicare (l’ho cercato in tutta la sezione” politica” ma non sono riuscita a trovarlo) tracciava un percorso che il PD di Marsala intende intraprendere insieme alle altre forze politiche, sociali, sindacali, le associazioni, le imprese e i cittadini, per individuare una politica seria per le prossime elezioni amministrative.
Mi auguro che questa mia lettera non faccia la stessa fine del documento di cui sopra; ma si sa Lei ha il coltello dalla parte del manico o per meglio dire la tastiera sotto le sue dita e può scrivere ciò che vuole.
Giuliana Zerilli
Gentile corrispondente,
ci mancherebbe solo questa: che noi non si possa scrivere quello che vogliamo, proprio perché abbiamo non solo la tastiera, ma anche il cervello. In questa sua lagnanza riecheggia nei toni e nelle parole l’insegnamento del suo magister, Camillo Oddo, il quale pure ebbe a sostenere in uno scambio epistolare che non è eduazione che il direttore di una testata risponda alle lettere che arrivano in redazione.
Il documento del Pd, l’ultimo, non lo trova pubblicato su www.marsala.it, perché, semplicemente, non l’abbiamo capito. Noi a fare il copia – incolla delle cose non ce la facciamo. Ce lo siamo girati in redazione come una specie di Sudoku, quel vostro scritto, e alla fine ne siamo venuti con tre interpretazioni diverse:
a) È una chiusura all’Udc ed un’apertura al centrosinistra
b) E’ un’apertura al centrosinistra ed una chiusura all’Udc
c) E’ scritto in italiano.
Eravamo d’accorso solo sulla terza ipotesi. Ma, capisce, per noi non è sola ragione sufficiente per rappresentare una notizia. Diciamo che un documento politico per diventare notizia deve essere scritto in italiano ed avere quanto meno un senso. Lo stiamo ancora cercando.
Ed un partito per essere tale deve avere delle regole. Il Pd non ce le ha. Io ricordo che nello statuto nazionale del partito è indicato che il segretario è eletto dall’assemblea. Lei cita, giustamente, il regolamento regionale, che altre fonti danno come non approvato.... Insomma, le regole sembrano camaleontiche. Si contano più le eccezioni. Sono sicuro però che non esista la formula della “terna” con la quale il Pd a Marsala è stato pseudo - commissariato. Terna della quale lei rappresenta il 30%: perché non si è opposta al mancato rispetto delle regole quando il suo coordinatore provinciale, Gucciardi, le ha prospettato questa soluzione?
Tante regole diverse, tutte buone a seconda delle stagioni. Eccezioni su misura per ogni esigenza. Diciamo che di questo passo il vostro partito rischia di diventare un po’ come la Casa delle Libertà di una volta, secondo il memorabile sfottò che ne faceva Corrado Guzzanti: “Facciamo un po’ come cazzo ci pare”. Perdoni la volgarità, ma la citazione è esatta. E a riprova del mio spirito filologico qui sotto le metto anche il video.
Grazie dell’attenzione, e continui a seguirci
Giacomo Di Girolamo