Alla vertenza “Grande Migliore Trapani”, per la quale non si intravedono, ancora, certezze riguardo al futuro occupazionale dei settantuno lavoratori, si aggiunge la vicenda dei dipendenti della Coop che rischiano di perdere il posto di lavoro e che, da anni, subiscono mobilità e cassa integrazione.
A rendere nota la grave situazione che investe i trentadue dipendenti dei tre punti vendita Coop presenti in provincia di Trapani è il segretario provinciale della Filcams - Cgil Vito Gancitano che lancia un allarme occupazionale nel territorio trapanese esprimendo, nello specifico, “forte preoccupazione per gli orientamenti espressi, ai sindacati, dai rappresentanti della cooperativa riguardo alla chiusura di una serie di punti vendita, tra cui anche alcuni supermercati Coop presenti a Palermo”.
“Negli anni – ha detto Gancitano – la cooperativa ha ridotto il personale utilizzando le misure degli ammortizzatori sociali che avrebbero dovuto consentire all'azienda di ripianare i debiti e accumulare risorse necessarie per il nuovo piano di rilancio della Coop. In realtà - ha concluso - dopo aver, per anni, imposto innumerevoli sacrifici ai lavoratori una gestione superficiale e incompetente ha determinato nuove perdite economiche e il venir meno degli investimenti annunciati”.
Intanto, per fare chiarezza sul piano industriale e sulla situazione legata ai livelli occupazionali la Filcams – Cgil di Trapani ha chiesto un incontro ai rappresentanti della cooperativa, annunciando che allo stato di agitazione seguiranno ulteriori azioni di lotta volte a difendere il posto di lavoro dei trentadue lavoratori della Coop.