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15/11/2011 05:51:31

Processo Rostagno. Scontro sulle perizie balistiche

Il Pm Francesco Del Bene nel corso dell’ultima udienza ha considerato superflua la testimonianza dell’ispettore Biagio Manetto della Polizia scientifica. La scelta dell’accusa arriva un po’ a sorpresa. Il Pm ha ritenuto però di avere illustrato bene la dinamica dei colpi con l’audizione dei consulenti ispettore Emanuele Garofalo e professore Livio Milone, ascoltati il 19 ottobre, e del conlonnello Giovanni Lombardi che invece ha deposto proprio nell’ultima udienza del 9 novembre.
Ma per il difensore di Vito Mazara, l’avvocato Vito Galluffo, l’ispettore Manetto è giunto a conclusioni diverse, nel corso di una perizia balistica eseguita nella prima fase delle indagini, rispetto a quelle dei consulenti Garofalo e Milone, quindi la testimonianza era indispensabile. Nonostante la conferma della rinuncia alla testimonianza da parte dell’accusa, il teste potrà però deporre ugualmente perché inserito nella lista dei testimoni della difesa.
Dopo questa contesa sul teste è stato ascoltato Giovanni Lombardi, colonnello dei carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche di Roma. Lombardi scrisse una perizia balistica dopo l’omicidio di Mauro Rostagno. All’epoca, ha riferito Lombardi, furono effettuate ricerche sui residui di un’asta di legno di un fucile semiautomatico, esploso per un malfunzionamento, volte alla individuazione di impronte digitali. Ma i mezzi tecnici di allora non hanno permesso di rinvenire impronte digitali utili.  
La prossima udienza del processo era calendarizzata per domani, ma lo sciopero degli avvocati l’ha fatta slittare al 23 novembre quando saranno chiamati a testimoniare i collaboratori di giustizia. Uno alla volta saranno in otto nel corso del processo i collaboratori a deporre, il primo sarà l’ex sicario della famiglia di Paceco Francesco Milazzo.