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27/11/2011 09:17:19

Imminente il rilascio dei pescherecci sequestrati in Libia

Si tratta di un fatto positivo che ridona serenità alla marineria siciliana e mazarese, in particolare. Ringrazio le nostre Autorità diplomatiche che si sono impegnate con la consueta solerzia e professionalità. Resta da sciogliere, comunque, il nodo sul limite delle acque di competenza libica, che unilateralmente il precedente governo libico ha esteso a 72 miglia. Confidiamo in un tavolo di concertazione che possa dirimere la questione e far tornare un clima di pace e serenità nel Canale di Sicilia”.

Lo ha dichiarato l’on.le Nicola Cristaldi, Sindaco di Mazara del Vallo e deputato nazionale del Pdl, con riferimento all’imminente rilascio del motopesca mazarese Asia e dei 5 uomini dell’equipaggio. Il motopesca Asia si trova ancora nel porto di Misurata mentre è in corso la firma dei documenti di rilascio.

11,20 - “Il rilascio del motopesca Twenty Two da parte delle Autorità libiche ci aveva fatto pensare ad una situazione di ritrovata serenità nei rapporti italo-libici, questo nuovo fermo di un peschereccio mazarese ripropone invece un nuovo clima di tensione nel Canale di Sicilia. Auspichiamo che il motopesca Asia venga rilasciato al più presto e che possa essere convocato a breve un tavolo di concertazione tra le Autorità italiane e la nuova Libia per risolvere una volta per tutte la vicenda della competenza delle acque territoriali e della riserva di pesca istituita unilateralmente dal precedente Governo libico. Solo così la marineria di Mazara del Vallo potrà riavere serenità, mentre ulteriori sequestri potrebbero innescare tensioni e disordini all’interno della stessa marineria”. Lo ha dichiarato l’on.le Nicola Cristaldi, Sindaco di Mazara del Vallo e Deputato nazionale del Pdl con riferimento al fermo del peschereccio Asia di Mazara del Vallo avvenuto nel pomeriggio di oggi da parte di unità navali libiche.

9,00 - Due pescherecci italiani, l'Asia di Mazara del Vallo e l'Astra di Siracusa, sono stati sequestrati dalle autorita' libiche mentre erano in attivita' di pesca. I due pescherecci, scortati dalle motovedette libiche, sono attualmente a venti miglia dal porto di Misurata, verso il quale si stanno dirigendo. E' quanto riferisce la sala operativa del comando generale della Guardia costiera
L'Asia, iscritto nel registro navale di Mazara, è in realtà di proprietà di un  armatore catanese. I cinque membri dell'equipaggio sono tutti italiani. A bordo dell'Astra ci sono invece sette marinai, quattro italiani e tre tunisini.

Le due imbarcazioni erano partite oggi dalle coste siciliane. A circa 40 miglia da Misurata sono state intercettate dalle motovedette libiche, che adesso le stanno scortando verso la costa nordafricana.

Nel confermare che un motopeschereccio di Siracusa è stato preso in consegna dalle autorita' libiche, la Farnesina rende noto che, su istruzioni del ministro degli Esteri Terzi, la rappresentanza diplomatica a Tripoli ha immediatamente preso contatto ad adeguato livello con i competenti interlocutori libici al fine di promuovere la positiva soluzione della vicenda. L' Ambasciata sta altresi' prestando la necessaria assistenza all'equipaggio del peschereccio, con il quale si mantiene in costante contatto. La Farnesina, attraverso l' Ambasciata in Libia, "sta seguendo con la massima attenzione anche il caso di un ulteriore motopesca italiano che e' stato fatto oggetto di attenzione dalle Autorita' libiche". 


Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, fa sapere di essere in "diretto e costante contatto" con l'unità di crisi del ministero degli Esteri per seguire, in tempo reale, l'evoluzione della situazione relativa ai due pescherecci siciliani, l'Astra di Siracusa e l'Asia di Mazara del Vallo presi in consegna dalla autorità libiche.

"Chiediamo che equipaggi e natanti siano prontamente liberati - dice Lombardo - e confidiamo che il tempestivo intervento dell'esecutivo nazionale possa portare a una rapida soluzione della vicenda. Esprimo, anche a nome dell'intero governo siciliano, piena solidarietà ai familiari dei marittimi, ai quali ci sentiamo vicini in queste ore di attesa e di trepidazione".