La commissione che al Ministero della Giustizia sta lavorando per riformare le circoscrizioni dei tribunali nel territorio italiano, accorpandoli per cercare di risparmiare sulla spesa, ha previsto, a sorpresa, l'eliminazione del Tribunale di Marsala, che verrebbe accorpato con quello di Trapani, divenendone una sezione staccata. La Camera Penale di Marsala, diretta dall'avvocato Diego Tranchida, si è giù riunita nei giorni scorsi per attivare canali "diplomatici" verso il Ministero, ed altre iniziative verranno portate avanti nei prossimi giorni. Si cerca una mediazione, che porterebbe alla soppressione della Procura, con tutte le funzioni investigative delegate dunque a Trapani, ma lascerebbe in vita funzionari, uffici e processi. Staremo a vedere. Nel frattempo si muove, con i suoi tempi, il Sindaco di Marsala, Renzo Carini, che si è attivato molto, ed è riuscito a parlare con il sottosegretario Mazzamuto, che gli ha detto che il declassamento del Tribunale di Marsala pare molto improbabile. Carini ha scritto al Ministro, mettendo tutto quello che era possibile citare per salvare il tribunale, da Borsellino a Messina Denaro.
Ma se Carini è fiducioso sul fatto che l'emergenza possa rientrare, di altro avviso pare il consigliere provinciale Edoardo Alagna: "Dobbiamo mobilitarci. - dichiara - Da quello che so io pare che si tratti di scegliere tra il Tribunale di Marsala e quello di Termini Imerese, e quest'ultima città ha appoggi politici molto più influenti". Alagna ha predispoto un ordine del giorno da sottoporre al consiglio provinciale.
Ecco il testo della lettera del Sindaco Carini:
Apprendo con profondo rammarico la decisione di declassare il Tribunale di Marsala a sezione distaccata di quello di Trapani. Un ridimensionamento che, mi permetta Sig. Ministro, definisco assurdo e contradditorio.
Assurdo, perché il carico di lavoro che grava quotidianamente sul Palazzo di Giustizia – che ha avuto l’onore di annoverare tra i Procuratori Paolo Borsellino e Cesare Terranova - è maggiore di quello che svolge il Tribunale di Trapani. Prova ne è, ed è questa anche una prima contraddizione, la necessità di costruire un nuovo Palazzo di Giustizia che il suo stesso Ministero ha promosso e finanziato: la struttura sarà a breve operativa.
Ma la decisione della Commissione ministeriale contraddice altresì la pregnante rilevanza – quasi una tutela, oserei dire - che, da sempre, viene data alle sedi giudiziarie presenti nei territori ad alta densità criminale. Non va trascurato, infatti, che il Tribunale di Marsala abbraccia un Circondario abbastanza vasto, sino alle notorie “terre di mafia” dove, sembra, trascorra la sua latitanza anche Matteo Messina Denaro.
Sig. Ministro, comprendo che la situazione di grave crisi economica comporti tagli e risparmi; ma, mi creda, la manovra finanziaria non può toccare il Tribunale di Marsala, sacrificandone importanza e prestigio che Magistratura e Avvocatura tengono alti con impegno e professionalità. E questo lo testimonio personalmente, essendo anch’io un operatore della giustizia che - da oltre quattro anni - ha l’onore di amministrare questa Città.
Si muove anche Futuro e Libertà. Massimo Grillo, vice coordinatore regionale di Futuro e Libertà, ha sentitoi parlamentari nazionali eletti in Sicilia, gli onorevoli Briguglio, Granata e Lo Presti, per investirli dell'allarme lanciato dagli avvocati della Camera Penale di Marsala sul rischio di declassamento del Tribunale di Marsala. Grillo dichiara di "aver ricevuto disponibilità per concordare iniziative unitarie con tutte le forze politiche" ed ha invitato il sindaco Carini e l'ordine degli avvocati di Marsala, a farsi promotori di un incontro per concordare una strategia unitaria. "Fli - ha dichiarato Massimo Grillo - è disponibile a ricevere eventuali delegazioni per attivare le necessarie azioni politiche e parlamentari".
“Non si può declassare, con evidente rischio di chiusura, un presidio della legalità cosi importante come il Tribunale di Marsala”. Lo afferma Giulia Adamo ,deputato dell’Udc della Provincia di Trapani. “ Vorrei ricordare- afferma Adamo- che Il Tribunale di Marsala, con i suoi magistrati, è stato e rimane un avamposto di primo livello nella lotta alla mafia e alla illegalità in genere. Da Paolo Borsellino ad oggi, tante sono state le condanne contro i boss e i loro referenti. Un’attività fondamentale per un territorio a rischio dove, come è notorio, trova residenza il capomafia Matteo Messina Denaro. Sento di dare la mia solidarietà e quell’Udc trapanese a tutti magistrati che lavorano al Tribunale di Marsala e che ogni giorno sono in prima linea per affermare i principi dello Stato democratico. Cercheremo -conclude Adamo- di fare la nostra parte per le vie istituzionali, in guisa tale da fermare questa discutibile decisione.Saremo vicini a tutti coloro che si adopereranno per fermare questa censurabile scelta di declassare il Tribunale marsalese”.
L'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI MARSALA. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Marsala, esprime "preoccupazione".
Scrive il Presidente, l'avvocato Maurizio Signorello: "In occasione dell’incontro con i vertici della magistratura, dei dirigenti amministrativi ed i presidenti degli ordini degli avvocati del distretto di Palermo, il sottosegretario prof. Salvatore Mazzamuto, sia pure a titolo personale, ha rassicurato gli astanti sull’infondatezza della notizia".
Il Consiglio "confida nel rispetto dei requisiti previsti dal comma 2 lettera b) dell’articolo 1 della Legge n. 148 del 14 settembre 2011, che impongono di considerare nella ridefinizione dell’assetto territoriale degli uffici giudiziari i “criteri oggettivi ed omogenei che tengano conto dell’estensione del territorio, del numero degli abitanti, dei carichi di lavoro, e degli indici di sopravvenienze, della specificità territoriale del bacino di utenza ed anche con riguardo alla situazione infrastrutturale e del tasso di impatto della criminalità organizzata”.
Nessun dubbio, infatti, può sussistere sulla circostanza che il Tribunale di Marsala risponda in pieno a tutti i suddetti requisiti.
E ciò non solo con riferimento al carico di lavoro da sempre superiore addirittura a quello del Tribunale di Trapani, ma anche per la primaria importanza, sia come popolazione che dal punto di vista economico (industria, commercio, pesca, agricoltura e artigianato) e culturale del suo territorio.
Non va dimenticato, infine, che il Tribunale e la Procura della Repubblica di Marsala da sempre sono un imprescindibile avamposto dello Stato in un territorio caratterizzato dalla forte presenza della criminalità organizzata e che da qui hanno preso inizio e si sono concluse importanti e delicate inchieste che hanno portato ad apprezzabili risultati in materia di lotta alla mafia in un circondario dove, ancora oggi, purtroppo, sembra nascondersi il suo maggiore esponente.
Sopprimere quindi il Tribunale di Marsala, che per importanza è il quinto della Sicilia, e la Procura della Repubblica, che ne è la quarta, comporterebbe un gravissimo segnale di arretramento dello Stato ed un rafforzamento nel territorio delle forze criminali, ponendosi in stridente contraddizione con l’imminente consegna dei lavori del nuovo palazzo di giustizia e con il recente finanziamento della nuova struttura carceraria".