Fare un bilancio condivisibile da tutti non è una fatica produttiva; ciascuno, infatti, può mettere in conto il maggior peso delle positività, o delle criticità. Una cosa, però, è certa: il tempo non si ferma e, quindi, bisogna guardare avanti e continuare il cammino, sostenuti da valide motivazioni. Agli auguri e agli auspici che in questi giorni facciamo e riceviamo, ne voglio aggiungere uno diverso: diciamo meno parole e riserviamo maggiore spazio alle opere. Auguro, perciò, a tutti di misurare e pesare bene le parole perché trasmettano messaggi validi e, soprattutto, perché siano premessa per opere che concorrano al bene comune, privilegiando la solidarietà e la condivisione verso tutti coloro che, senza distinzioni, incontreremo nel nuovo anno sul nostro cammino di cittadini e di credenti. Se veramente abbiamo a cuore le sorti della nostra terra, non possiamo delegare ad altri la responsabilità di darle un volto diverso e nuovo. Coloro che, nel tempo, si sono presentati come salvatori della patria, tutto hanno fatto, tranne che pensare al bene di tutti. Noi crediamo, invece, in Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo, che, associando a sé gli uomini e le donne di buona volontà, intende cambiare le cose con l’amore concreto e fattivo proposto nella regola d’oro: “fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”. Siano questi l’augurio e l’impegno per il 2012.
Mons. Domenico Mogavero
Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo