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19/01/2012 05:40:48

Nuovo corteo dei lavoratori dei cantieri navali di Trapani

I lavoratori invitano i cittadini e i giovani a sostenere la mobilitazione.


Di seguito, testo del volantino già distribuito nelle scuole della città.

NON CI AFFONDERETE!

CINQUANTANOVE LAVORATORI SONO STATI LICENZIATI.

Cinquantanove famiglie sono finite in mezzo alla strada perché il padrone del Cantiere Navale di Trapani ha deciso di liberarsi di noi e distruggere una delle realtà produttive più importanti di questa città.

MA NOI NON CI ARRENDIAMO!

Non scenderemo dalla nave finché non ci verranno date risposte concrete. Quello che vogliamo è il diritto, conquistato in anni di lavoro e dedizione, a poter vivere una vita dignitosa e garantire sicurezza alle nostre famiglie e un futuro ai nostri figli.
Trapani non può permettersi questo sfacelo occupazionale: anche altre aziende minacciano di licenziare, e sarebbe auspicabile che tutti i lavoratori , gli studenti e i cittadini si unissero per fare fronte comune contro i ricatti padronali. Noi non vogliamo pagare per colpe che non sono nostre. Per questo manifestiamo e manifesteremo: abbiamo bisogno della solidarietà di tutti, abbiamo bisogno di sentire il sostegno di tutta la città!

GIOVEDÌ 19 GENNAIO CORTEO IN DIFESA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI

CONCENTRAMENTO ORE 09.30
DIFRONTE IL CANTIERE NAVALE (VIA ISOLA ZAVORRA)

Collettivo dei Lavoratori in Lotta del C.N.T.

Il presidio di Libera Trapani ha aderito alla manifestazione di protesta indetta oggi dai lavoratori del Cantiere Navale di Trapani. Libera esprime loro solidarietà e partecipazione alla lotta condotta da diverso tempo oramai, riteniamo essere una lotta giusta, per il lavoro e quindi per la legalità contro quelle ingiustizie che hanno determinato una crisi della cantieristica che all’apparenza appare inspiegabile, a fronte dell’avvenuta costruzione di una petroliera, la “Marettimo M.”, e poi di una serie di annunci che nel tempo la società proprietaria del cantiere ha fatto annunziando l’arrivo di nuove commesse e nuovi ordini di lavoro. Invece i lavoratori per primi e la città dopo si sono trovati dinanzi una crisi improvvisa che ci sembra essere difficilmente spiegabile con la crisi economica contingente e più facilmente forse con errori di valutazione gestionale e con l’assenza di un più costante confronto con sindacati e operai. Libera apprezza l’intervento attuato dal prefetto di Trapani dott. Marilisa Magno che ieri ha convocato un tavolo di confronto chiamando a partecipare anche l’assessore regionale Venturi e le parti oggetto della trattativa. Si auspica che il tentativo condotto restituisca serenità ai lavoratori con il rientro dei propositi dell’azienda circa la messa in mobilità degli operai. E questo anche perché serve ad un rilancio autentico del porto che non può vivere di cosidetti grandi eventi, ma deve riscoprire presto le proprie tradizioni cantieristiche. Oggi è stata una giornata importante sotto il profilo della lotta per il lavoro. Sappiamo bene come Libera che non c’è solo il porto e la sua crisi, ma in pericolo in città ci sono molti posti di lavoro in diversi settori economici. Chiediamo che si accendano i giusti riflettori. Libera è pronta a partecipare al confronto. Chiediamo che la stessa buona volontà venga espressa da tutte le istituzioni e le forze imprenditoriali, sindacali ed economiche.