Ne e' convinto il Codacons in riferimento, in particolare, ai generi alimentari, "con possibili aumenti dal 10 al 50%". Anche nelle stazioni di servizio non e' raro vedere la benzina costare ben oltre 1,7 euro al litro o superare la soglia di 1,8 euro. Il segretario nazionale Francesco Tanasi chiede un "costante controllo" da parte della Guardia di finanza. E invoca la mediazione del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri "affinche' si possa trovare una soluzione valida al problema".
L'intervento del ministro e delle procure, aggiunge, "sembra ormai irrinunciabile, i danni all'economia dell'Isola sono ormai ingenti, i supermercati vuoti, le pompe di benzina a secco. Si tratta di uno stato di vera emergenza, una speculazione ai danni di tutti i Siciliani e non in loro favore, come dichiarato dagli organizzatori, e che deve essere immediatamente fermata. I siciliani non potranno resistere ad altri due giorni di blocco totale come i tre gia' vissuti".
CRISI ANCHE NELLA PESCA. “Le proteste di questi giorni e i gravi disagi che da tempo patiscono i pescatori siciliani, dal caro gasolio ai blocchi imposti dall’Unione europea, richiedono forti e chiare risposte da parte delle istituzioni. C’è una situazione di caos che va affrontata con atti concreti e senso di responsabilità”. Lo ha detto Giovanni Basciano, presidente dell’Agci Agrital Sicilia. “Mi auguro che non si arrivi a un muro contro muro – continua – In questo momento così difficile per il settore, è necessario che tutti gli attori in campo facciamo la loro parte con azioni concrete e con alto senso di responsabilità. Servono misure a sostegno delle imprese. La Regione, per prima, si attivi rispetto al pacchetto di misure d’emergenza che chiediamo da mesi, a partire dal pagamento dei contributi sul gasolio. La pesca siciliana – aggiunge - ha già subito un duro colpo perché nell’Isola, a differenza di altre regioni, non ci sono state deroghe per il novellame. Sono anche queste disattenzioni che alla lunga rischiano di fare venire meno il necessario dialogo tra mondo produttivo e istituzioni. Un dialogo senza il quale non ci potranno mai essere vincitori, ma solo sconfitti”.
Antonio D’Alì chiede al Ministro Dello Sviluppo Economico ed Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera di riferire in Aula: « Non si era mai verificato che due scioperi si sovrapponessero con questa intensità di danno per l'intera collettività siciliana».
Senatore Antonio d'Ali ha anche interloquito telefonicamente con il Ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, invitandola a intervenire sugli organi periferici del ministero perchè siano attenti e a non sottovalutare le conseguenze del perdurare di situazioni anomale e ricevendo dalla stessa le più ampie rassicurazioni.
D'ALI' - Il senatore Antonio d’Alì, stamani, intervenendo in aula durante le comunicazioni di seduta ha chiesto che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera, domani pronunci un'informativa urgente sul blocco del trasporto privato in Sicilia.
«Da quattro giorni – ha detto d’Alì – la Sicilia è assolutamente bloccata nei suoi trasporti privati, con danni incredibili all'economia siciliana. E non si pensi che questi non si debbano riverberare anche sull'economia nazionale. Chiedo che domani il ministro Passera, che viene a riferire sui fatti dell'isola del Giglio, venga a riferirci anche sullo stato dell'agitazione degli autotrasportatori ai quali inopinatamente si è anche sovrapposto uno sciopero dei benzinai. Il trasporto privato in Sicilia è bloccato. Le famiglie non possono più uscire di casa, non possono svolgere la loro ordinaria vita sociale. Il Presidente di Confindustria denuncia i gravi ed irreparabili danni che sono nell'economia siciliana».
«Ci domandiamo – ha concluso d’Alì – come mai la politica ed il Governo non intervengono in maniera decisa, determinata e assolutamente drastica per porre fine ad una situazione che può essere risolta sui tavoli della concertazione, sui tavoli degli accordi. In questo Paese ormai l'egoismo corporativo, spesso male interpretato, ha smarrito le ragioni della coesione sociale e dell'interesse pubblico. Questo Governo deve intervenire tempestivamente per porre fine a questa situazione, che è preannunciata sicuramente almeno fino a venerdì sera, quando ormai l'economia siciliana sarà messa in ginocchio e ogni rimedio risulterà vanificato. Non si era mai verificato che due scioperi si sovrapponessero con questa intensità di danno per l'intera collettività siciliana». — presso Senato.