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25/01/2012 08:43:11

Lancia Thema. Al volante dell'ammiraglia italo-americana

Dall’altro chi pensa sia utile sfruttare una piattaforma già collaudata, che fa risparmiare tempo e denaro in progettazione e nuovi impianti di produzione. La nuova ammiraglia Lancia ha fatto anche uno sgarbo alla cugina Alfa Romeo. Doveva essere la casa del Biscione per prima ad adottare la trazione posteriore, e invece dopo quarant’anni dall’uscita di scena della Flaminia, è la Lancia a ritornare alle ruote motrici dietro.

Mi sono messo al volante della Thema con una sorte di timore reverenziale, talmente è imponente nelle forme - è lunga 507 cm, larga 190 e alta 149 - . Ma a dispetto di questa imponenza fisica si guida con grande facilità e sicurezza. La Thema 3.0 V6 Multijet II Executive in prova è il top di gamma. Certo, non ha le ambizioni sportive della concorrenza tedesca, ma l’europeizzazione dell’auto ha fatto sì che si intervenisse sull’assetto con una punta di sportività in più, di cui ci si accorge negli inserimenti in curva e nel breve angolo che deve fare lo sterzo per curvare. Qualche sollecitazione si ha con gli avvallamenti, i bellissimi cerchi da 20” - di serie su questo allestimento -, in questo caso non sono di grande aiuto. Questa auto ha due anime, è americana nel telaio e nella carrozzeria.

La sua linea è massiccia, le fiancate alte e caratterizzate dagli enormi passaruota. La coda è spigolosa. Il frontale è più morbido, con la grande calandra, i due fari bi-xeno e le luci diurne a led. E’ inutile cercare parentele con la progenitrice. L’altra è italiana, ed è quella degli interni e del motore. La plancia è ben fatta, molto razionale ed utilizza pelle e legno pregiati che soddisferanno la clientela, ma sinceramente è poco originale. E’ dominata dall’ottimo volante a quattro razze, dalla strumentazione di grande effetto con il colore blu e dallo schermo centrale da 8” che da al guidatore tutte le informazioni riguardo alle funzionalità di bordo e all’intrattenimento. E’ uno schermo touch screen con grandi tasti virtuali, e vista la mancanza di una rotella per il controllo, è consigliabile tenere in auto una pezzuola per evitare di vedere solo le impronte digitali.

Lo spazio nell’abitacolo è tanto e si sta comodi sulle grandi poltrone in pelle traforata. La posizione di guida si trova facilmente con la regolazione elettrica e con la pedaliera regolabile. Dietro - il divano posteriore è comodissimo - non potevano mancare le bocchette del climatizzatore e nel bracciolo centrale i porta bicchieri. Il cuore della Thema è “made in italy”. Il V6 3.0 litri multijet di seconda generazione è sviluppato dalla VM di Cento, in provincia di Ferrara. Ha due livelli di potenza disponibili, 190 e 239cv – quelli della vettura in prova – Un motore molto elastico, capace di discrete prestazioni, specie in accelerazione e ripresa, grazie al cambio automatico della ZF, che purtroppo non ha i comandi al volante. Una vettura impeccabile in fatto di sicurezza, contraddistinta dal suo Safety Tech Pack di serie.

 Un sistema che ingloba un radar anticollisione, il controllo automatico della velocità, la copertura degli angoli ciechi dei retrovisori e la segnalazione del passaggio di un auto nella zona posteriore quando si ha la retromarcia inserita e in manovra la telecamera sul retro che indica la traiettoria ideale da seguire. Il prezzo della vettura provata è di 50 mila euro; per le dotazioni di cui è equipaggiata e per il confort che offre è più economica della concorrenza. La Thema è un’auto concreta per la sua categoria di appartenenza. Offre spazio e tecnologia a chi non vuole la “solita” tedesca. Non può fregiarsi del DNA da vera Lancia, ma allo stesso tempo fa piacere rivedere il grande scudetto sulla calandra di una grande ammiraglia, come la sua eleganza degli interni, il confort, e a sorpresa, una piacevole guidabilità. Contribuirà, come si spera, al nuovo corso Lancia. Ed è già una buona notizia.

Carlo Rallo