Tale cena, nell’intento degli organizzatori, voleva essere un momento di vicinanza agli operai ed alle loro famiglie, la possibilità di mantenere viva l’attenzione da parte della comunità cittadina al problema, favorire un incontro tra le Istituzioni e gli operai stessi.
I partecipanti alla cena avrebbero versato una quota di 15 euro ciascuno, e la somma raggiunta sarebbe stata interamente devoluta alle famiglie degli operai.
Diverse ditte ed aziende del territorio avevano aderito alla iniziativa fornendo anche, a titolo gratuito, il necessario per la cena stessa, quale contributo di solidarietà.
In prossimità dell’evento però, Libera ha ricevuto formale diffida all’accedere presso il sito indicato, in quanto pur essendo di proprietà demaniale è, allo stato, concesso in gestione al titolare della CNT.
Il comitato organizzatore di Libera, anche per evitare conseguenze sul piano penale, sia per i soci di Libera stessa e sia per quanti avevano già manifestato la propria volontà di partecipazione, ha così ritenuto di sospendere la manifestazione.
Nondimeno sono avvenuti diversi incontri tra i rappresentanti degli operai e quelli di Libera, i quali hanno convenuto circa la possibilità di sospendere la manifestazione e di rinviarla ad altra data, dopo avere reperito altri confacenti locali.
Gli operai hanno espresso compiacimento per l’iniziativa e, non solo hanno compreso le ragioni della sospensione dell’evento, ma lo hanno anche condiviso.
Libera continua ad esprimere vicinanza agli operai ed alle loro famiglie, in considerazione anche del prolungarsi della vicenda che li vede costretti alla occupazione di protesta, ma soprattutto, per l’atteggiamento dignitoso e privo di modalità violente che caratterizza il loro stato di agitazione.
Libera auspica la soluzione felice del contendere e chiama le parti sociali e le Istituzioni a farsi carico di una mediazione fattiva.
Il coordinatore provinciale
Salvatore Inguì