La Corte d’Assise di Trapani, presieduta da Angelo Pellino, ha deciso di riqualificare l’accusa in lesioni personali aggravate. Il reato è prescritto. Calogero Gucciardo era accusato di avere aggredito, al culmine di una lite, il padre Giuseppe, colpendolo con un violento pugno al volto.
L’anziano avrebbe riportato, a seguito del colpo subìto, un trauma cranico facciale destro con interessamento dello zigomo, della mandibola, dell’occhio e del palato. L’uomo, ricoverato in ospedale, morì il 10 luglio del 2003 a causa di un arresto cardicircolatorio.
Le indagini erano state avviate grazie alla denuncia di Luciano Gucciardo, un altro figlio della vittima.
Il pubblico ministero Giacomo Brandini aveva chiesto, al termine della requisitoria, la condanna dell’imputato ad otto anni di reclusione. Per il magistrato non vi erano dubbi sulla colpevolezza di Calogero Gucciardo. I giudici, però, hanno deciso di riqualificare il reato di omicidio in lesioni personali aggravate.