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28/02/2012 06:06:02

Renzo Carini, una brava persona. Ma adesso ci vuole un Sindaco con il coraggio di cambiare...

Non è il mio, l’onore delle armi per il primo cittadino che ha annunciato proprio sabato scorso di non volersi ricandidare.E’ una riflessione serena, a consuntivo. Una riflessione un po’ amara, anche. Come sono sempre amari gli addii, d’altronde.

Renzo Carini è stato il migliore Sindaco che la città poteva permettersi in questi anni. Quintessenza di una comunità  indolente, distratta. Ha realizzato molto, anche in maniera spesso confusa; ha fatto, ma meno di altri amministratori, annunci poi rivelatisi infondati, ha annunciato opere pubbliche poi drasticamente riviste al ribasso o cambiate a lavori già cominciati. Ha scontato un’assoluta mancanza di azione politica nella città, con uomini e partiti che cambiano da un giorno all’altro, e un’incapacità - questa tutta amministrativa- di programmazione di mezzi e risorse. Non aveva un’agenda, il Sindaco Carini. Non gliel'hanno data mai.

Se Marsala fosse un condominio potremmo dire che Carini è stato un ottimo amministratore, quanto meno nel cercare le soluzioni a problemi che non dipendevano da lui, nel dare risposte a chi gli chiedeva qualcosa, nell’essere disponibile al dialogo, sempre puntuale, con le montature abbinate alla cravatta, il riporto mai fuori posto, il fazzoletto nel taschino.

Purtroppo una città non è un condominio, e neanche l’insieme di più condomini. A questa amministrazione è mancata l’identità, la capacità di saper pensare Marsala, oltre che amministrarla. Chiudere gli occhi ed immaginare Marsala tra 10, 20 anni. Questo Carini non lo ha fatto mai.

Ha cominciato male, malissimo. Ricordo le trattative estenuanti per la prima intervista in radio. Cento telefonate, incontri bilaterali, “Io non mi faccio intervistare da te perchè poi mi metti in difficoltà” mi disse. Poi i rapporti sono diventati distesi: man mano che il Sindaco è entrato nel meccanismo complesso dell’amministrazione quotidiana, ha capito che erano finiti i tempi del Circolo Canottieri, che una riunione di Giunta non è come una pizza con gli amici. E man mano che ha preso coscienza del suo ruolo sono aumentate le pillole per l’ipertensione, certo, ma il suo lavoro è sicuramente migliorato. E anche il rapporto con chi - come noi - gli ha fatto le pulci per cinque anni, giorno dopo giorno.

Se dovessi fare sintesi allora di questi cinque anni (che sono i nostri cinque anni:dove eravamo nel 2007? Oggi siamo più felici di allora? Come ci immaginavamo la nostra vita di oggi, allora?) direi che una cosa è mancata più di tutti al nostro Sindaco, ed alla città: il coraggio.

Male non ha fatto, Carini. Molto meglio poteva fare,ma non se l’è sentita. Ha rispecchiato perfettamente l’anima e l’animo di questa città, che vive di ordinarietà, mai in grado di un sussulto, una sfida coraggiosa.

Ora che aveva capito come funzionava il Comune, ora che si era scrollato di dosso quella bambagia della Marsala bene che lo rendeva incapace di rischiare, ora che aveva trovato una sua autonomia da Giulia Adamo, dal Pdl, da chi non gli stava a genio.

Ora che aveva da presentare alla città un conto delle cose fatte, e non solo un “voltiamo pagina” (slogan tra i più abusati e fiacchi della comunicazione politica).

Ora, Carini avrebbe dovuto ricandidarsi. Sarebbe stata la sua prova di maturità. E avrà il rimorso di non averci provato.

A noi invece resterà il rimpianto. Perché non è detto che chi venga dopo sia migliore di lui. Anzi, se la politica è figlia dei tempi, rischiamo davvero di rimpiangerlo. A meno che, con un gesto vuoi lucido e vuoi irrazionale insieme, questa città non decida di prendere davvero il suo destino per mano. Lo sapremo a fine Maggio, mese carico in Sicilia di odori e novità. Per adesso, un grazie a Renzo Carini. Avrebbe potuto fare meglio e di più, come Marsala, come i marsalesi. Ma è stato una persona per bene. Adesso speriamo di trovare qualcuno che ci dia anche coraggio, e che ci prenda per mano.

Giacomo Di Girolamo