“Il Comune di Marsala – scrive Provenzano - ha stipulato una convenzione con una ditta privata in ordine al servizio relativo alla pulizia delle strade dai residui vari conseguenti ad incidenti stradali verificatesi nel nostro territorio. Tale convenzione non comportava alcun costo per le casse comunali ma, anzi, sembrerebbe addirittura che lo stesso Comune ne traesse un beneficio economico in quanto la ditta privata retrocedeva allo stesso Ente una commissione pari al 10% del proprio incasso”
“Considerato che ad oggi, invece, il servizio di cui sopra viene svolto da dipendenti del Comune e che tale circostanza comporta certamente un costo a carico dello stesso Ente (in termini di straordinario del personale in caso di intervento fuori dal normale orario lavorativo così come in ordine all’acquisto del materiale richiesto per l’espletamento del servizio di pulizia del manto stradale)”, il consigliere comunale Udc ha chiesto al sindaco “le motivazioni che hanno indotto gli uffici a scegliere di non avvalersi più di un servizio di fatto gratuito se non vantaggioso per le casse comunali e, se non intende, invece, avvalersi nuovamente di una analoga convenzione previo esperimento di avviso pubblico / gara di appalto”.
L’altra interrogazione di Provenzano presentata a Renzo Carini verte sulla questione delle strisce blu.
“In passato sono stati rilasciati dagli uffici comunali tutti i pareri necessari al fine di consentire ad alcuni esercenti l’attività di bar/ristorazione e di poter installare dei gazebo su spazi prima occupati dalle strisce blu. E in tali circostanze si è agito in piena condivisione con l’attuale gestore delle strisce blu attraverso una compensazione degli stalli man mano occupati dai gazebo con nuovi stalli individuati in altre zone della città”.
Considerato tutto ciò e che ad oggi, “risulterebbe, che altri esercenti abbiano fatto richiesta di installazione di gazebi senza ricevere alcun riscontro ma anzi trovando un diniego da parte degli uffici competenti con un rimbalzo di responsabilità certamente non comprensibile, che in un momento di crisi economica, per quanto di competenza, l’Amministrazione Comunale dovrebbe adoperarsi per trovare soluzioni adeguate per fronteggiare tale crisi; e che il principio di equità dovrebbe sovraintendere ad ogni atto amministrativo che si rivolge alla collettività, nella fattispecie, alla categoria degli esercenti (bar/ristorazione) creando una libera e leale concorrenza senza, invece, operare delle vere e proprie discriminazioni” Provenzano ha chiesto al Sindaco le motivazioni per le quali “sono state accolte nel passato alcune richieste di installazione di gazebi funzionali all’attività di bar mentre, di recente, ne sono state negate altre adducendo motivazioni che non trovano alcuna logica”.