Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
02/05/2012 15:38:06

Domani alle 18 la presentazione di "Un uso qualunque di te" a Marsala

 Dialoga con l’autrice Maria Pia Pellegrino della sezione FIDAPA di Marsala

Una famiglia borghese apparentemente serena è quella formata da Viola, Carlo e dalla diciassettenne Luce: grandi occhi spalancati verso il futuro. distratta madre e moglie, Viola coltiva mille dubbi sul suo presente e troppi rimpianti camuffati da consuetudini.  Carlo, invece, è un marito presente e innamorato e la solidità del legame famigliare sembra dipendere soprattutto da lui.  È quasi l’alba di una notte di fine primavera quando Viola riceve un messaggio da suo  marito che le dice di correre in ospedale. Stava dormendo fuori casa e si deve rivestire in fretta, non c’è tempo per fare congetture, il cellulare ora è scarico e nel messaggio non si dice a quale ospedale debba andare né cosa sia successo. Una corsa disperata contro il tempo, i sensi di colpa e le inquietudini che da anni le vivono dentro. Fino al drammatico faccia a faccia con il chirurgo le cui parole porteranno a galla un segreto seppellito per anni e daranno una sterzata definitiva al corso della sua esistenza.

DAL LIBRO:

Mi alzai lentamente, mi sembrava di essere fatta di plastica. Mi avvicinai alla porta mentre l’infermiera la teneva aperta. Poi qualcosa attirò la mia attenzione. Era il tuo maglione.

Lo riconobbi. Si avvicinava con te dentro. Ti guardavo, camminavi in modo strano. Mi fissavi. cI tuoi occhi dentro i miei dal fondo del corridoio che stavi attraversando. Mi fermai ad aspettarti. Ora potevo quasi distinguere il tuo viso. Lo spazio tra noi si riduceva velocemente. Io restai immobile mentre tu alzasti le mani. Le avvertii forti prima sulle spalle poi sul collo.

 

Sara Rattaro è nata nel 1975 a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha frequentato il master in Comunicazione della Scienza «Rasoio di Occam» a Torino prima di essere assunta come informatore farmaceutico. Coltiva da sempre la passione per la scrittura e raccoglie le sue storie dai racconti della gente che incontra.

 

Sito Giunti: http://narrativa.giunti.it/novita/un-uso-qualunque-di-te/

 

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/#!/sara.rattaro

 

Booktrailerwww.youtube.com/watch?v=om3JEi_qn-A