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21/05/2012 14:41:05

Enzo Maggio, da Petrosino, scrive a Nichi Vendola, presidente di Sel, circa la "realtà mafiosa"

Mi permetto di scrivere questa lettera a proposito dell’intervista fatta qualche giorno fa su RAI NEWS relativamente all’elezione del Sindaco di Petrosino Gaspare Giacalone, esponente di S.E.L, giovane che conosco da molto tempo e che stimo notevolmente, che ha saputo “farsi” da solo attraverso studi, impegno e sacrifici, raggiungendo ottimi risultati. Il fatto che venga riconosciuto da un coordinatore nazionale dal partito di cui fa parte onora sia la persona che il territorio che oggi rappresenta.
Lei parla di Petrosino perché in questo piccolo comune è stato eletto sindaco un esponente del S.E.L. Voglio ricordare che ci sono stati altri candidati sindaco appartenenti a varie liste, rispetto ai quali lei è stato il più votato. Le cinque liste candidate erano composte da simpatizzanti della destra, della sinistra e del centro; si sono schierati, all’interno di tutte le liste, anche ex consiglieri e assessori che hanno scelto un orientamento politico trasversale. In generale non c'è stato in nessuna uno schieramento partitico ben preciso. Secondo me si ha la “Democrazia” solo quando i cittadini scelgono, liberamente, i propri candidati.
La parte dell’intervista su cui vorrei soffermarmi è il passaggio che riguarda la frase: "Petrosino è una realtà mafiosa"; non capisco bene che cosa intendesse per “realtà mafiosa”. Io vivo in questo piccolo paese 365 giorni l'anno; conosco bene la zona e ho visto, in trentasei anni di attività politica, svolta sul territorio, tantissimi agricoltori (essendo soprattutto una realtà agricola) far studiare i loro figli dandogli la possibilità di diventare professionisti; ho visto giovani che hanno fatto carriera in molte parti della Sicilia e in Italia. A Petrosino, inoltre, ho sempre potuto costatare una partecipazione democratica in tutti i dibattiti politici e sindacali: non ho mai visto, in particolare negli ultimi vent’anni, personaggi della politica che hanno imposto il voto di uno schieramento politico anziché di un altro. I cittadini di Petrosino hanno sempre votato liberamente sia quando hanno preferito la destra, sia quando hanno scelto la sinistra: ciò vale per le elezioni comunali fino ad arrivare alle nazionali e alle europee. Voglio, a tal proposito, ricordare alcuni esempi: nel 1994, è stato votato un uomo di sinistra che si chiama Zichittella e lo stesso Gaspare Giacalone, ha fatto parte della giunta. Nel 2004 Claudio Fava è stato il più votato e io sono stato uno dei suoi sostenitori. In merito alla nostra attività agricola, ci tengo a rilevare che siamo stati, sia a Petrosino come in altri posti, dei bravi produttori, anche se non siamo riusciti a valorizzare e vendere i nostri prodotti; ciò è dovuto alla mancanza di una classe dirigente vera e propria che non ha saputo amministrare, portando avanti le problematiche reali dei produttori agricoli e che ha pensato maggiormente alle proprie fortune piuttosto che a quelle dei cittadini. Spero di poterla incontrare presto: se vuole, sono disponibile a un confronto presso la sua sede, per ascoltare tutto ciò di cui non sono a conoscenza, con la possibilità che io possa anche cambiare opinione. Mi auguro che lei legga e non cestini questa breve e modestissima lettera affinché i miei dubbi e quelli di parte della comunità petrosilena possano essere superati.
ENZO MAGGIO