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25/05/2012 10:35:49

Manca nuova mente il numero legale in consiglio provinciale

con cui il Presidente della Provincia veniva invitato a revocare in autotutela la deliberazione di Giunta Provinciale n. 17 del 27/01/2012 che, a partire dallo scorso mese di aprile, ha innalzato l’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, nella misura massima del 3,5%, con conseguente passaggio dell’aliquota stessa dal 12,5 al 16 per cento, adottando altresì gli atti conseguenti al bilancio di previsione dell’Ente.
Un atto di chiarimenti sul progetto di bilancio revisionale 2012-2014, consegnato al Presidente del Consiglio che lo ha poi letto in aula, poco prima che avesse inizio la seduta consiliare, dall’Assessore Cettina Spataro, che lo ha anche sottoscritto per nome e per conto del Presidente della Provincia, Mimmo Turano, impegnato fuori sede, ha dato la stura al Consigliere Giuseppe Peraino per chiedere subito una sospensione dei lavori onde consentire ai Capigruppo di approfondire meglio taluni aspetti della questione e stabilire il percorso da seguire. Su tale proposta, condivisa anche dai Consiglieri Silvano Bonanno e Piero Russo, si è innescato un dibattito che il Presidente Poma ha dovuto chiudere, sulla base del vigente regolamento, con la messa ai voti della proposta stessa che è stata respinta a maggioranza (11 voti contro, 1 astenuto e 10 favorevoli). Questo, nonostante il Consigliere Maurizio Sinatra, avesse ricordato che l’atto di indirizzo rappresentava un’assunzione di impegno perché reca la firma di tutti i Capigruppo ed il Consigliere Salvatore Daidone avesse ribadito la posizione del PD favorevole all’approvazione dell’atto di indirizzo. Subito dopo, al momento di passare alla votazione del documento in questione, per la precisione durante la sostituzione di due dei tre scrutatori che intanto avevano abbandonato l’aula, la Presidenza ha dovuto prendere atto della sopravvenuta mancanza del numero legale (presenti 13 Consiglieri rispetto al minimo richiesto di 14) e dichiarare sciolta la seduta. In precedenza, a maggioranza (18 voti contrari e 4 favorevoli), l’Aula aveva respinto un emendamento, presentato dal Consigliere Franco Cucchiara, che proponeva di cassare il 2° capoverso dell’atto di indirizzo al fine di bypassare la querelle su chi spetti la competenza (Giunta o Consiglio) a deliberare la variazione (in aumento o in diminuzione) dell’aliquota RCA, lasciando che il documento esprimesse soltanto un forte orientamento politico.
Per quanto riguarda la nota consegnata al Presidente del Consiglio dall’Assessore Cettina Spataro, c’è da evidenziare che il documento, abbastanza lungo ed articolato, dopo avere elencato le varie motivazioni che hanno indotto la Giunta Provinciale ad adottare a gennaio la deliberazione di cui trattasi, conclude affermando testualmente che l’Amministrazione ritiene di non potere procedere ad alcun abbattimento dell’aliquota in esame, consapevole di voler garantire ciò che finora è riuscita a mantenere, in primis le maggiori retribuzioni al personale precario, e ciò nonostante le difficoltà sempre più emergenti, salvo ad individuare, da parte del Consiglio, i corrispondenti tagli da registrare tra le voci di spesa o le necessarie nuove maggiori entrate da iscrivere nel bilancio in itinere.

Sotto il profilo più prettamente politico, da registrare intanto l’uscita dal gruppo Grande Sud e l’adesione a quello misto da parte del Consigliere Giovanni Angelo. Ciò – afferma Angelo nella comunicazione scritta consegnata ieri sera alla Presidenza del Consiglio – a seguito della mancata condivisione di alcune scelte , indirizzi ed equilibri, che hanno influito all’interno di Grande Sud, che hanno influito, a giudizio dello scrivente, sull’esito delle appena scorse competizioni elettorali.