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28/05/2012 10:37:12

Il nuovo consiglio comunale di Marsala, la corruzione, la politica fatta dai cretini (con lampi di imbecillità)

Lei qualche giorno fa diceva che ogni consiglio comunale è peggio del precedente, io pensavo che stesse esagerando e invece ha ragione... è la seconda previsione che azzecca dopo quella di Vinci, la dobbiamo considerare una specie di Nostradamus. Stia bene, e si rafforzi la mutanda, come diciamo dalle mie parti.

Carlo M. 

Gentile corrispondente, 

in questi giorni riceviamo tante lettere in redazione: ma è possibile che siano questi i 30 consiglieri comunali di Marsala? E’ possibile che la città sia rappresentata da un livello così poco qualificato di persone? Non lo so, li vedremo alla prova. Certo è che, per molti di loro, i precedenti e le “biografie” lasciano poche speranze. E magari un giorno ricorderemo come statista l’anonimo consigliere che qualche tempo fa fece una pernacchia al microfono durante i lavori d’aula.
I politici sono lo specchio della società e dei tempi, comunque. Gli eletti, pur nel ghirigori della legge elettorale, esprimono mediamente il livello della popolazione che sta dietro. Perchè il consigliere X sarà anche muto, o non sa spiccicare unan frase in italiano, o non ha mai lavorato. Ma la politica non è fatta in base ad una selezione sul merito, purtroppo. Contano i voti. E se un analfabeta nullafacente prende - che so - 400 voti, vuol dire che 400 persone hanno scritto de - li - be - ra - ta - men - te il suo nome sulla scheda. E lui non è il problema, è la conseguenza del problema.
Qualche giorno fa Il Sindaco di Pantelleria, Alberto Di Marzo, è stato arrestato, perchè si è fatto corrompere per assumere un ingegnere al Comune. In cambio ha voluto 10.000 euro, un ninnolo per la sua signora. Colpisce di questa storia non solo la corruzione in sè, ma anche il fatto che Di Marzo era stato arrestato già nel 2002, quando era Sindaco. Era stato assolto dall’accusa di estorsione, ma il Comune era stato sciolto per mafia. E quando si era ripresentato Sindaco, nel 2010, i panteschi lo avevano rieletto in massa. E nel soprannome con cui lo chiamano a Pantelleria, il “Galeotto”, c’è molto affetto e poco biasimo.
Ciò conferma ancora una volta quanto siano attuali le parole di Leonardo Sciascia: “Il dato più probante della corruzione italiana non risiede nel fatto che che si rubi nella cosa pubblica e nella privata, quanto nel fatto che si rubi senza l’intelligenza del fare e che persone di assoluta mediocrità si trovino al vertice delle istituzioni. In queste persone, la mediocrità si accompagna ad un elemento maniacale, di follia, che nel favore della fortuna non appare se non per qualche innocuo segno, ma che alle prime difficoltà comincia a manifestarsi e a crescere fino a travolgerli. Sono dei cretini con qualche lampo di imbecillità: solo che nel contesto in cui agiscono l’imbecillità appare - e in un certo senso è - fantasia. In un società ordinata non sarebbero andati oltre la qualifica di impiegati d’ordine; in una società in evoluzione, sarebbero stati subito emarginati, non resistendo alla competizione con gli intelligenti; in una società non società come la nostra arrivano ai vertici, e ci stanno fin tanto che il contesto stesso che li ha prodotti non li ringoia”.
Grazie dell'attenzione, e continui a seguirci.

Giacomo Di Girolamo