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29/05/2012 04:06:39

Il Pd si chiama fuori dall'appoggio a Lombardo. Lui replica: "Rancorosi"

 “La nomina di due nuovi assessori che sono esponenti politici chiude, di fatto, l’esperienza del governo tecnico alla Regione siciliana“. Con queste parole Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all’Ars, decreta la fine del sostegno all’esecutivo guidato da Raffaele Lombardo, dopo la nomina dei due nuovi assessori Alessandro Aricò, coordinatore provinciale di Fli e Giuseppe Spampinato dell’Api.

“Ho convocato per mercoledì – aggiunge Cracolici – una riunione del gruppo parlamentare del Pd all’Ars per valutare, insieme con il partito, la nuova situazione”.

Per Cracolici è il momento di serrare le fila in vista delle Regionali ad ottobre. “Serve unità nel Pd, che in questo momento rischia di sembrare un partito groviera. Non appena la ritroveremo potremo pensare agli scenari futuri”.

E riguardo alle future alleanze il capogruppo del Pd all’Ars ribadisce: “Il Partito democratico è e resta il principale partito politico del centrosinistra ma non può presentarsi alle regionali da solo. Deve quindi aprirsi a quelle forze moderate siciliane con le quali condividere un comune programma di governo”.

FARAONE.  “Con Lombardo in questi ultimi mesi di legislatura, vedremo cose che noi umani non avremmo mai potuto immaginare”. Ironizza cosi sul rimpasto della giunta di governo il deputato regionale del Pd Davide Faraone, in una nota che così prosegue: “Vi sembra normale che un presidente che ha annunciato le dimissioni, faccia un rimpasto di governo e inserisca nella squadra due parlamentari? Non è questo un chiaro segnale di chi pensa di concludere la legislatura e rimangiarsi le dimissioni? Io credo che il Partito democratico debba presentare subito una mozione di sfiducia all’Ars preparare l’alternativa”.

LOMBARDO.  “Farò il mio dovere fino all’ultimo istante”. Queste le parole del governatore Lombardo sul suo blog. Il presidente della Regione siciliana che settimane fa ha annunciato le sue dimissioni per fine luglio, parla della nomina dei due nuovi assessori: “C’erano due caselle vuote, la Famiglia e il Territorio e ambiente, che non potevano che essere ricoperte. Lo abbiamo fatto con due esponenti di aree politiche che stanno nella maggioranza che sostiene il governo regionale”.

Il governatore sul suo blog commenta anche l’esito dell’assemblea del Pd “A proposito dell’assemblea del Partito democratico, io mi auguravo che scegliessero una linea precisa. Non ho mai trovato tra esponenti dello stesso partito neppure tra le correnti della vecchia DC, rancori come all’interno del Pd tra personalità non necessariamente provenienti da storie diverse. Rompere con il governo – continua Lombardo – nel senso di non sostenerlo, andare a sinistra, sono tutti ragionamenti legati a prospettive di candidature alla Presidenza della regione, alcune per la verità improbabili e campate in aria”.

Infine il leader del Mpa escludendo ogni ipotesi di una sua candidatura alle prossime elezioni eloggia il lavoro svolto del suo governo ed afferma che: “Noi siamo autonomisti, riformisti e moderati e abbiamo indicato come rapporto privilegiato quello con il Pd. Il resto si vedrà. Sono stati anni entusiasmanti ma anche sofferti e faticosi. Si è chiusa una fase e se ne apriranno altre.

UN POLO A SINISTRA? “Dobbiamo lavorare insieme per costruire il Polo della sinistra contro ogni riedizione, magari riverniciata e camuffata, dell’inqualificabile governo Lombardo“. È questo l’appello, rivolto da Antonio Marotta, segretario regionale di Rifondazione comunista, a Idv e Sel, lanciato in occasione della riunione del Comitato politico regionale del partito.

“Ribadire e rafforzare l’importante esperienza politica maturatasi con la lista della Sinistra e degli ecologisti, presentata alle recenti elezioni comunali di Palermo, che ha riscosso un significativo consenso elettorale“. È questo il testo della proposta del segretario Marotta approvata all’unanimità dal Comitato. L’unità della sinistra è considerato “l’obbiettivo prioritario” in vista delle prossime elezioni regionali.

“La costruzione del Polo della sinistra siciliana che metta insieme il Prc-Fds, Idv, Sel e Verdi è un traguardo possibile e necessario – spiega Marotta – per poter scrivere, dopo la straordinaria vittoria a Palermo, una nuova pagina per un radicale cambiamento anche in Sicilia”.