NUOVA ERA - «Oggi - ha detto l'imprenditore agrigentino - grazie alla Regione siciliana, si apre un'era nuova per i testimoni di giustizia. Per la prima volta, si riesce a far rinascere un'azienda che è stata messa in ginocchio dalla mafia e a dare agli imprenditori che denunciano, un forte segnale che le istituzioni sono al loro fianco». La commessa riguarda un lavoro di manutenzione e messa in sicurezza delle cabine elettriche che alimentano le gallerie di Petraro e Baglio sull'autostrada Palermo-Messina, per un importo di 110 mila euro e 60 giorni di lavoro.
LOMBARDO - «Un lavoro di piccole dimensioni - ha detto il presidente Lombardo - ma che consente a questo imprenditore di riprendere a lavorare. Noi gli siamo vicini. La felicità e il sorriso che ho visto oggi sul suo volto e su quello dei suoi familiari, rispetto alla disperazione di qualche mese fa, sono il segno chiaro che abbiamo fatto una cosa positiva». Cutrò, a causa dei danneggiamenti, aveva perso il 40% dei mezzi e tutti i lavori, non riuscendo più a pagare i contributi previdenziali e i tributi, fino ad accumulare debiti per 126 mila euro con il fisco. Una situazione che gli impediva di ottenere il Durc e di partecipare ai bandi per le commesse pubbliche. L'odissea si è conclusa grazie all'intervento della Regione, che ha coperto parte del debito.