Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/06/2012 04:00:51

Le indagini per voto di scambio a Marsala, l'equivoco del "garantismo", certi modi di fare politica...

Alzi la mano chi non ha promesso qualcosa pur di avere un voto. … Sturiano e la Lo Curto sono politici capaci, ecco al verità, che attorno hanno gente sciatta ed invidiosa.
Baldo

Gentile direttore
circa il caso di Sturiano e degli altri e dell’avviso di garanzia per voto di scambio,penso che non c’è nessun reato nel mettersi a disposizione dei cittadini,e non vedo nessuna clientela nel fare ciò che sono deputati a fare,ovvero risolvere i problemi della citta e della cittadinanza.

gaspare

direttore!!!!!
ma perche' in campagna elettorale e' stato cosi' buono con tutti ed ora da' addosso al Sturiano? Magari aspettate un poco di pubblicità dal Comune.....questa e' l'informazione che si fa' a Marsala

Massimo

 

Gentili corrispondenti,
un’indagine per voto di scambio colpisce per ora la seconda carica della città, il Presidente del Consiglio Comunale Enzo Sturiano, l’assessore Eleonora Lo Curto, ed il consigliere Michele Accardi. Parte dell’indagine nasce probabilmente da un nostro servizio su una stradella alla periferia di Marsala fatta asfaltare in campagna elettorale.
Abbiamo detto tanto, su questa vicenda. Purtroppo, però, ne abbiamo parlato solo noi. In consiglio comunale c’è stato un dibattito ridicolo, sia dai banchi della  maggioranza che da quelli dell'opposizione. Le reazioni non sono state nel merito della vicenda, ma, piccate, gridando al complotto ed alla diffamazione e facendo spallucce. Cose che capitano, insomma.
Tutti, all’unanimità, invocano il garantismo. “Nessuno è colpevole fino a prova contraria”. Ah, quanto è stato violentato il concetto di garantismo dai politici. Ma ci facciano il piacere... Il principio di non colpevolezza è alla base del nostro ordinamento penale. Il garantismo che i politici invocano per se stessi è un’altra cosa, è l’insabbiatura. Non si può discutere di un avviso di garanzia perchè non è un rinvio a giudizio, non si può discutere di un rinvio a giudizio perchè non è una condanna, non si può discutere di una condanna perchè è solo in primo grado, poi c’è l’appello, non si può discutere di una sentenza d’appello perchè il reato è prescritto, c’è la Cassazione, oppure sono passati tanti anni e la cosa non interessa più a nessuno.
Ecco a cosa serve il garantismo. A non discutere.
A noi invece interessa parlare, capire. Anche perchè - qui sta sempre l’equivoco di fondo - da un’indagine si può sempre uscire indenni e da un processo si può essere assolti. Ma ciò non significa che la propria condotta sia  stata irreprensibile.
Ecco perchè è fondamentale parlare di queste indagini, capire, sviscerare i temi, sollecitare risposte.
Non possiamo affidare il nostro giudizio di cittadini alle aule di Tribunale. Troppo facile. Dobbiamo crearcelo noi, responsabilmente, un giudizio. Anche perchè la magistratura arriva sempre dopo. E dopo anni come dimostrano i casi dei Sindaci arrestati di recente nella nostra provincia,  Caravà e Di Marzo.
Il Presidente Sturiano è più di tutti quello che deve dare risposte. Se no passa il messaggio che un politico può fare tutto, finchè non c’è reato.
E invece no.
Ancora una volta, riprendo le parole di Stefano Rodotà: “La responsabilità politica riguarda il modo in cui la persona ha esercitato un potere che gli è stato attribuito. Può scattare, deve scattare, anche quando non vi sia una responsabilità penale, per il solo fatto di essersi comportati in maniera contrastante con la correttezza legata all’esercizio di una carica,. E’ per questo che l’articolo 54 ( Costituzione Italiana) parla di “disciplina” e, soprattutto, di “onore”, dunque di etica pubblica, non di codice penale. Per questo è inaccettabile l’assoluzione politica fondata sulla formula “nulla di penalmente rilevante”.
A me non interessa sapere se Sturiano ha fatto un reato.
Mi interessa capire come Sturiano fa politica. E non per un accanimento nei suoi confronti, ma perchè rappresenta la seconda carica della città. E non vale dire “è una cosa che fanno tutti”, perchè è anche vero, certo, ma a noi - per un principio di contingenza - interessa quello che accade qui ed ora. Se un ladro ruba in casa non è che il poliziotto ci dice: vabbè, signor mio, ogni tanto capita che rubino, non conviene fare denuncia....
Mercoledì scorso ho incontrato Sturiano in Piazza della Repubblica, poco prima di andare in redazione. In una conversazione breve e dai toni sostenuti Sturiano - che è come Formigoni, solo un po’ più ruspante - mi ha detto che la nostra redazione fa parte di un complotto e che addirittura lui sa di bustarelle che io prenderei per raccontare certe cose. La cosa l’ha accennata anche in consiglio comunale, parlando genericamente di complotti, diffamazioni ed altro. Reazione banalotta, e anche politicamente seminalfabeta. Se ritiene di avere le prove di una mia privata corruzione, lui come altri, perchè non lo denuncia? E' un pubblico ufficiale, ha il dovere di farlo. Va così tanto spesso dal Procuratore, negli ultimi tempi, che può fermarsi bene due minuti in più - senza ansia - per fare una denuncia circostanziata. In Procura apriranno un’indagine, magari Sturiano ha le prove (a mia insaputa...) di questa famose bustarelle che io prenderei per “parlar male” di lui. Non so come finirà. Una sola cosa chiedo a lui e a tutti quelli che gli starnazzano intorno. Con me, non siate garantisti. Mi basta quello che ho: l’etica, l’onore, la disciplina. 

Grazie dell'attenzione, e continuate a seguirci

Giacomo Di Girolamo