In tale occasione, è stato presentato “Democratici. Un altro film”, cortometraggio che è un omaggio per immagini che il PD ha dedicato ai suoi iscritti, a chi, giorno per giorno, opera in nome dei valori della legalità. Uno dei protagonisti di questo racconto è Pasquale Calamia, a cui, nel 2008, fu incendiata la casa di famiglia come punizione per aver espresso, durante una seduta aperta del Consiglio Comunale, l’auspicio che Matteo Messina Denaro fosse arrestato. A seguito di tale attentato il Partito Democratico siciliano si è costituito parte civile nel procedimento “Golem 2”.
Dice Pasquale Calamia: "Ho denunciato pubblicamente la pressione mafiosa nel territorio di Castelvetrano perche' era mio dovere farlo e l'ho fatto non da solo ma insieme alla mia gente e con il sostegno del mio partito, che ha deciso di costituirsi parte civile nel processo contro il boss Messina Denaro. Non mi sento un eroe ma non mi rassegno all'idea che la Sicilia sia soggetta alla prepotenza e alla prevaricazione. Per questo continuero' il mio impegno sul territorio nella convinzione che anche da qui possa partire il seme del cambiamento e del riscatto".
"Siamo al fianco dei nostri amministratori e dei nostri dirigenti - dicono in una nota congiunta Lupo e Gucciardi - impegnati in Sicilia nella lotta alla mafia. Ci siamo costituiti parte civile nel processo contro il boss latitante di cosa nostra Matteo Messina Denaro, mandante dell'attentato ai danni di Pasquale Calamia, per dimostrare con un atto politico inequivocabile che il Partito Democratico siciliano combatte la mafia con tutte le proprie energie senza lasciare da soli i propri militanti sul territorio".
La partecipazione della delegazione costituisce un importante riconoscimento dell’impegno antimafia profuso dal Partito Democratico della Provincia di Trapani, testimonianza di quella “bella politica” di cui troppo poco si parla, ma che è praticata quotidianamente da tanti dirigenti e iscritti.