In quell’area una società privata vorrebbe realizzare un caseificio di circa 1900 metri quadrati che deturperebbe il sito, sottoposto a protezione speciale e zona umida d’importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar.
L’assemblea di Slow Food ha inoltre manifestato la propria solidarietà alle cooperative di Libera impegnate nella gestione di terreni confiscati alla mafia che, nel giro di alcune settimane, hanno subito attentati incendiari in Sicilia a Lentini, nel Casertano e a Isola Capo Rizzuto in Calabria.