del Consiglio Provinciale di Trapani, Peppe Poma, il Consigliere Salvatore Daidone, capogruppo del PD, ha sospeso la sua iniziativa di protesta, iniziata nel primo pomeriggio di ieri sotto forma di assemblea a tempo indeterminato, cioè di simbolica occupazione dell’aula “Pier Santi Mattarella”. La clamorosa contestazione nasceva dal fatto che al Consigliere Daidone sarebbe stato negato il cosiddetto diritto di accesso, impedendogli di esercitare le sue istituzionali prerogative di controllo non avendo mai ricevuto la più volte richiesta documentazione relativamente, in particolare, alle assunzioni già effettuate, nel corso dell’anno 2012, dall’Airgest, ma anche alla situazione finanziaria della Società aeroportuale e a quella di un’altra importante partecipata: la Mega Service.
La decisione di sospendere la contestazione è il risultato della mediazione operata e dell’invito in tal senso rivoltogli, fin dall’inizio e a più riprese, dai componenti del Consiglio di Presidenza, oltre che dallo stesso Presidente del Consiglio Provinciale. La sospensione ha però una scadenza ben precisa in quanto il Consigliere Daidone ha avanzato delle richieste che ha definito irrinunciabili. Se non dovessero essere soddisfatte ha già preannunciato la messa in atto di ulteriori e più eclatanti forme di protesta. La prima di tali richieste è che la Presidenza, in raccordo ovviamente con i Presidenti dell’Airgest e della Mega Service, fornisca tutta la documentazione entro e non oltre la seduta che il Consiglio Provinciale terrà il 27 agosto e che, accogliendo anche la richiesta in tal senso formulata da Anna Maria Angileri si tenga prossimamente una seduta consiliare straordinaria e aperta per dibattere e approfondire tutte le problematiche concernenti sia l’Airgest che la Mega Service.
Infine, con riferimento alla nomina, fatta con determina presidenziale n. 30 del 19 luglio scorso, della commissione esaminatrice per l’espletamento del concorso pubblico a 5 posti di Dirigente Amministrativo, di cui due riservati al personale interno, il capogruppo del PD vuole essere rassicurato che il Segretario Generale dell’Ente segnali per iscritto, ai Commissari nominati con la predetta determinazione, di astenersi dall’avvio di qualsiasi procedura concorsuale fino a quando non venga data risposta scritta ed esauriente agli interrogativi posti dallo stesso Daidone che ha pure formalizzato la richiesta di annullamento in autotutela della succitata determina presidenziale.
09:00 - Dalle 13,20 di ieri, orario in cui si è chiusa l’ultima seduta del mese di luglio del Consiglio Provinciale di Trapani, prosegue l’iniziativa di protesta portata avanti dal capogruppo del PD, Salvatore Daidone, sotto forma di assemblea a tempo indeterminato, cioè di simbolica occupazione dell’aula “Pier Santi Mattarella”.
La clamorosa contestazione nasce dal fatto che al Consigliere Daidone sarebbe stato negato il cosiddetto diritto di accesso, impedendogli di esercitare le sue istituzionali prerogative di controllo non avendo mai ricevuto la più volte richiesta documentazione relativamente, in particolare, alle assunzioni già effettuate, nel corso dell’anno 2012, dall’Airgest, ma anche alla situazione finanziaria della Società aeroportuale e a quella di un’altra importante partecipata: la Mega Service.
Salvatore Daidone, che in mattinata terrà un’apposita conferenza stampa, starebbe comunque valutando la possibilità di sospendere la protesta anche a seguito della sollecitazione in tal senso manifestatagli in queste ore dai componenti del Consiglio di Presidenza e dallo stesso Presidente del Consiglio Provinciale, Peppe Poma, che si è immediatamente attivato subito dopo la conclusione della seduta consiliare di ieri, riunendo, con procedura d’urgenza, il Consiglio di Presidenza (cui ha preso parte anche il neo Vice Presidente Giuseppe Ortisi e composto dallo stesso Poma e dai Consiglieri-Questori: Giovanni Palermo, Edoardo Alagna e Antonio Ricciardi) che, dopo avere incontrato il collega Daidone, al quale ha manifestato piena solidarietà e la condivisione della sua iniziativa nel merito e nello spirito, lo ha comunque invitato a ponderare l’opportunità di rivedere la forma di protesta scelta, anche per non rendere eccessivo l’impegno del personale degli uffici interessati, vagliando il ricorso ad altre eventuali iniziative. Il Consiglio di Presidenza, infine, ha auspicato che il Consigliere Daidone sospenda la propria protesta al termine dell’odierna conferenza stampa ed ha deciso di inviare apposita nota al Presidente della Provincia, On. Mimmo Turano, chiedendogli di attivarsi per fornire al capogruppo del PD tutta la documentazione e le informazioni richieste.
Sulla base di quanto emerso nel corso della riunione del Consiglio di Presidenza e da altri incontri e colloqui, anche con il Presidente del Consiglio, Peppe Poma, succedutisi fino a tarda sera e nelle prime ore di stamani, il momento di sintesi (e quindi la sospensione dell’assemblea permanente) potrebbe essere raggiunto a condizione che il Presidente della Provincia, in raccordo ovviamente con i Presidenti dell’Airgest e della Mega Service, forniscano al Consigliere Daidone tutta la richiesta documentazione entro e non oltre la seduta del Consiglio Provinciale che si terrà il 27 agosto e che, accogliendo anche la richiesta in tal senso formulata ieri da Anna Maria Angileri e subito condivisa dal Presidente Poma, si tenga una seduta consiliare straordinaria e aperta per dibattere e approfondire tutte le problematiche concernenti sia l’Airgest che la Mega Service.
Con riferimento inoltre alla nomina, fatta con determina presidenziale n. 30 del 19 luglio scorso, della commissione esaminatrice per l’espletamento del concorso pubblico a 5 posti di Dirigente Amministrativo, di cui due riservati al personale interno, il capogruppo del PD vuole la certezza che il Segretario Generale dell’Ente segnali per iscritto, ai Commissari nominati con la predetta determinazione, di astenersi dall’avvio di qualsiasi procedura concorsuale fino a quando non venga data risposta scritta ed esauriente agli interrogativi posti dallo stesso Daidone che ieri, lo ricordiamo, ha pure formalizzato la richiesta di annullamento in autotutela della succitata determina presidenziale.