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04/08/2012 04:33:19

Verso le elezioni. Si cerca un Monti in Sicilia. Lista unica per il "Nuovo polo"?

Secondo Cascio, al di là delle indiscrezioni sulle future alleanze, dai sondaggi emerge che nessuna coalizione oggi è in grado di superare il 40% per l’attribuzione del premio di maggioranza. Ergo, chi vincerà non avrà la maggioranza all’Ars.  E, dunque, il presidente Cascio suggerisce la ricetta Monti: «L’unico governo che può avere autorevolezza deve fare leva su una solida base parlamentare, come quella che sostiene il governo Monti. Altrimenti sarà un governo balneare, debole che dovrà trovare in Aula di volta in volta la maggioranza. E così non si va lontano».

Il modello Monti non sta bene a Giovanni Pistorio (Mpa): «Dietro questa proposta c’è il timore del Pdl e del presidente Cascio di essere sconfitti alle elezioni». Anche il vicepresidente della Confindustria, Ivan Lo Bello, considera «non replicabile » in Sicilia il modello Monti: «Qui il popolo sceglie direttamente il governatore. Se i partiti sono preoccupati della qualità dei propri uomini devono riflettere sui meccanismi della selezione, c’è tanta gente rimasta ai margini e che può dare un contributo importante. I candidati parlino di quello che intendono fare: per la crescita ferma da 10 anni; per quel sistema clientelare che sta detro il bilancio; se intendono riformare la pubblica amministrazione, se faranno un passo indietro rispetto all’occupazione del potere; se voglio stare dietro alla demagogia di una Sicilia negletta o utilizzare al meglio le risorse comunitarie; se intendono seguire la Lombardia sulla formazione professionale o mantenere l’attuale clientificio». Piena condivsione di Gianpiero D’Alia (Udc): «Parole sante». Ma non condivise dal governatore Lombardo: «Sappiamo del vivace disappunto di Lo Bello rispetto alla scelte operate in questi anni dal governo della Regione. Abbiamo impedito la realizzazione dei termovalorizzatori, abbiamo bloccato le pale eoliche, abbiamo preteso che il rigassificatore di Augusta, proprio nel bel mezzo dei siti di raffinazione del petrolio, venisse impiantato con garanzie di assoluta sicurezza per le popolazioni di quell’area. Invitiamo Lo Bello a prendere atto di come questo governo abbia interrotto il clientificio-formazione. Si è trattato di scelte politiche nell’interesse dei siciliani, da coloro che i siciliani hanno democraticamente delegato».

ALLEANZE. La giostra della politica si è messa a girare vorticosamente dopo le dimissioni del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, e con elezioni anticipate, probabilmente, all’inizio di ottobre e non l’ultima domenica dello stesso mese. La giunta regionale neanche ieri ha deciso la data in cui indire la consultazione. Anche chi come Lombardo ha il potere di decretarle, vuole capire che tipo di alleanze si potranno creare per l’elezione del suo successore.
Il presidente Lombardo, ieri pomeriggio, ha riunito all’Albergo delle Povere, a Palermo, i deputati regionali di Mpa, Mps e Fli e gli assessori della giunta – era assente l’assessore all’Economia, Gaetano Armao – e alcuni dirigenti generali.
Una sorta di commiato del presidente della Regione dimissionario.
In mattinata, a Palazzo d’Orleans,
Lombardo ha avuto una serie di incontri di natura politica. Anche con esponenti di Grande Sud ai quali avrebbe chiesto di indurre Gianfranco Miccichè a fare un passo indietro per agevolare la candidatura alla presidenza della Regione dell’europarlamentare del Pd, Rosario Crocetta, in ticket con l’assessore alla Salute, Massimo Russo. Il dialogo con Miccichè continua, ma nel centrodestra non mancano i veti nei confronti di Lombardo.
Sembra, invece, finita fra le nebbie la designazione di Fabio Granata, vice presidente di Fli, che con tempestività il segretario regionale Carmelo Briguglio aveva gettato nella mischia.
Il Nuovo polo Sicilia, il raggruppamento di partiti che ha sostenuto Lombardo, continua a guardarsi intorno nel tentativo di allargare la maggioranza, ma potrebbe perdere anche qualche pezzo. Mpa, Mps, Fli e Api stanno discutendo se presentare una sola lista alle Regionali e riproporla alle Politiche,