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07/08/2012 07:54:23

"Su Marsala Schola a che gioco stiamo giocando?". La cronaca del consiglio comunale di ieri

Oltre ai 25 consiglieri, in aula, tra il folto pubblico presente anche in piedi   vi sono due rappresentanze dei lavoratori della Casa di Riposo Giovanni XXIII e dell’istituzione Comunale Marsala Schola,  senza stipendio entrambi, i primi da 14 mesi ed i secondi da 16.
Si dovrebbe iniziare, vista l’assicurazione data ai consiglieri comunali della sua presenza in aula, , con le interrogazioni al sindaco Giulia Adamo. Inizia invece il consigliere Carnese con una comunicazione riguardante i dipendenti della casa di riposo che “hanno le pentole appese al chiodo perché sono senza stipendio” e, rivolgendosi al vicesindaco Antonio Vinci rimprovera alla Giunta comunale di “aver fatto poco con tanta ma tanta confusione” e che “il sindaco fugge sempre”. Il consigliere Rosanna Genna chiede se il sindaco verrà in aula in serata (per rispondere alle interrogazioni del punto 3 e al punto 8 in merito alle determine sindacali 12, 14,15 e 16 del 28 giugno 2012) e propone un sospensione di dieci minuti per parlare con una delegazione dei dipendenti della casa di riposo. Anche Gandolfo si dichiara favorevole alla sospensione, ribadendo che idipendenti  da 14 mesi non percepiscono lo stipendio. Il consigliere Luigia Ingrassia chiede di sapere, “seppur l’argomento in questione sia  di grandissima importanza, come si vuole proseguire la serata”. Anche il presidente Sturiano è d’accordo e precisa che “il Sindaco non potrà venire perché impegnata in altra sede ed è rappresentata dal vicesindaco e – riferendosi a Montalto e Lo Curto - da due autorevoli assessori”.

Anche Giuseppe Milazzo lamenta l’assenza del sindaco dicendo che “va male, male, male” perché avevano fatto richiesta della presenza del sindaco e non si è vista in nessuna delle due sedute.
Ancora Di Girolamo interviene, costretto a parlare seduto per via del richiesto microfono (vicenda ormai da telenovela) particolare e si sente mortificato. In un successivo intervento aggiunge che non lo mortifica come consigliere la mancanza di risposte dell’Amministrazione ma della mancanza di risposta sul microfono che non è sostituito.

Dopo venti minuti si autorizza una sospensione di cinque minuti per discutere con la delegazione della Casa di riposo e, dopo ben 83 minuti si riprende la seduta. È stato programmato un tavolo tecnico con la commissione sanità e l’amministrazione comunale per discutere sul futuro della casa di riposo con gli anziani ospiti ed i dipendenti più colpiti dalla situazione.

Ancora il consigliere Milazzo dicendo al vicesindaco che lui saprebbe rispondere bene anche alle interrogazioni, chiede di tornare indietro e prelevare il punto 4, lo scioglimento di Marsala Schola.

 Interviene ancora il consigliere Carnese per “una mini interrogazione al vicesindaco Vinci sulla manifestazione di barche a vela organizzata da Giancarlo Montesano” (si riferisce alla prima edizione della MetaEnergia Cup – Tadmor Challenge, regata aperta a tutte le classi altura, mini altura e derive, che si è svolta a Marsala a Marsala, dall'8 al 10 giugno 2012) “perché sono stati distribuiti contributi a tutti e non a Radio Marsala Centrale ed a Canale Due”. Continua chiedendo “come mai è stata esclusa sia la radio più ascoltata di Marsala”. Rmc 101,come marsala.it,  in realtà è esclusa da ogni tipo di pubblicità da parte dell'Amministrazione Comunale.

 Dovendosi discutere del punto 4 il consigliere Umile per conflitto di interesse (la moglie lavora per Marsala Schola), come già comunicato nella seduta precedente, si allontana.

Dopodichè, è il caos. 

 Dopo l’intervento dell’Assessore Eleonora Lo Curto che chiede il ritiro del punto all’ordine del giorno sullo scioglimento dell’Istituzione Marsala Schola, è appassionato l’intervento di Walter Alagna. Sentendosi anche spiazzato, visto che è da mesi che si tratta su questo argomento, e rivolgendosi al Presidente Sturiano dice che non può ritirare questo atto. Anche Martinico interviene dicendo che lo sorprende questa richiesta dopo che da un mese e mezzo vi sono state riunioni di commissioni e a questo punto si è lavorato inutilmente.

 Giuseppe Milazzo ritiene che questo “sia un momento di scricchiolamento della maggioranza”, si auspica che “la pausa estiva possa darvi la forza di ripresentare questo atto”.

 Sturiano interviene dicendo che a parte questo punto, “si è discusso di tutto quel che si doveva discutere e che se c’è il rischio di mandare a casa i lavoratori di Marsala Schola, voterò contro lo scioglimento di Marsala Schola, prendendomi le mie responsabilità”.

 Con la momentanea presidenza del consigliere Maggio, interviene la Lo Curto dicendo che lo scioglimento di Marsala Schola fa parte del programma strategico del sindaco: "L' Istituzione a suo tempo nata per non sforare il patto di stabilità e per trovare finanziamenti non a carico esclusivamente del Comune", spiega. Riferendosi alla legge Regionale numero 5 del 2011 dice inoltre che questi servizi verranno gestiti in house dall’Amministrazione e non esternalizzati e quindi ribadisce la sua abolizione. Chiede il ritiro per un doveroso approfondimento per le questioni che riguardano il personale.  Informa che il Consiglio di Amministrazione (esclusi i rimanenti 14 mesi nei quali per legge non ha percepito nessun compenso) sinora è costato 500.000 euro, costringendo i bambini a pagarsi anche le uscite scolastiche per visite didattiche. Chiude dicendo che la sua amministrazione non farà nessun passo indietro e anche se l’atto è stato ritirato, Marsala Schola sarà sciolta.

 La Lo Curto (che all’uscita ha un battibecco con Osvaldo Angileri) e la Montalto vanno via, il vicesindaco Vinci non è più presente in aula e interviene Carnese chiedendo, per questo motivo, una sospensione della seduta. Dopo qualche minuto ritorna la calma e interviene Luigia Ingrassia dicendo che quando viene chiesto un doveroso approfondimento non lo si può negare. Dice che “anche con la precedente legislatura era favorevole allo scioglimento e spera che si possa fare chiarezza nel più breve tempo possibile e si riprenda l’atto”.

 Marrone chiede “a che gioco stiamo giocando? Siamo qui per votare lo scioglimento di Marsala Schola e gli assessori sono assenti” (il tavolo di giunta è completamente vuoto). Informando che “non sarà più presente nelle sedute di consiglio se non sarà presente il sindaco e tutti gli assessori per discutere dei problemi della città”, abbandona l’aula perché stanco della situazione. Infierisce Di Girolamo dicendo che è una vergogna politica l’abbandono dell’aula da parte degli assessori e ancor di più quando riferisce “reputo la precedente amministrazione la peggiore di sempre ma non vorrei che vi foste già equiparati ad essa”.

 Anche Rosanna Genna, seppur tra i firmatari dello scioglimento, si dichiara contraria allo scioglimento, dopo aver approfondito l’argomento.

 Anche questa volta il presidente Sturiano preannuncia una diffida per i dirigenti assenti e che sarà affisso all’albo pubblico. Sulle interrogazioni precisa che il sindaco ha avuto un impegno all’ultimo momento.

 Oreste Alagna, vista l’assenza del sindaco e degli assessori chiede notizie sull’ordine dei lavori.

 Eleonora Milazzo in qualità di presidente della commissione informa che dopo una riunione per chiarimenti in merito, non si sentono di sciogliere l’Istituzione perché si manderebbe a casa il personale. Per avere una situazione più chiara e per avere maggiori chiarimenti è stata d’accordo al ritiro dell’atto proposto dalla Lo Curto.

 Il consigliere Fici interviene lamentando il fatto che la Lo Curto è stata interrotta quando stava chiarendo alcuni motivi sull’argomento.

 Il consigliere Giuseppe Milazzo si rivolge alla maggioranza, “ dovete essere voi a togliervi le castagne deal fuoco e non l’opposizione e nemmeno la minoranza. Se ne riparla dopo l’estate, nella speranza che sarete più chiari”.

 Sono le ore 21,29 e Sturiano comunica che “vista l’ora tarda, e siccome  stato discusso tutto quello che si doveva discutere, la seduta è chiusa”.

 Per ultimo ma non meno importante, durante la lunga pausa, parlando con i dipendenti di Marsala Schola ci informano che sono in 35 unità, che da 16 mesi non ricevono lo stipendio, che sono stati assunti a tempo indeterminato dopo aver vinto un concorso pubblico per soli titoli (precisando, senza nessuna raccomandazione), che sono operatori assistenti igienico personale e che, ottusamente, chi di competenza, non vuol capire o fa finta di capire che sono regolati dall’articolo 36 della Legge 204 del 2007 che, in caso di scioglimento dell’Istituzione Marsala Schola prevede l’assunzione a carico del comune di Marsala.

Sergio Oliva