Abbiamo letto il comunicato che riferisce della costituzione del nuovo coordinamento del partito. Non possiamo non rimanere sorpresi nel constatare la nomina di Matteo Paladino a vicecoordinatore del Pdl. Paladino era, almeno fino a ieri, componente del direttivo della Giovane Italia di Marsala (movimento giovanile del Pdl). E meno di una settimana fa, proprio il nostro movimento giovanile si era riunito per discutere circa la partecipazione al nuovo coordinamento. In quella circostanza, il direttivo ha deliberato, all’unanimità, di non entrare a far parte del nuovo organo del partito. Lo stesso Paladino, in quella circostanza, aveva condiviso la posizione del movimento. Oggi apprendiamo, dalla stampa, di un suo “ripensamento” e della sua nomina a vicecoordinatore. Riteniamo quindi doveroso, in qualità di componenti dell’organo rappresentativo dei giovani del nostro partito, precisare che la nomina di Paladino non è espressione del nostro movimento giovanile e non ci rappresenta in alcun modo. Per chi, come noi, crede fortemente in un’idea ben precisa di partito politico(aperto, partecipativo, democratico) risulta difficile condividere scelte che sembrano dettate più da interessi personali che da reali e convinte motivazioni politiche.
Con questo comunicato, però, non vogliamo negare a Paladino il suo sacrosanto diritto di cambiare idea. Magari avrà avuto dei colloqui convincenti e sarà stato consigliato da uomini saggi e donne lungimiranti ed equilibrate. Cambiare idea, a volte, può anche essere un segno di intelligenza. Ma l’intelligenza se non è accompagnata dal rispetto, dalla coerenza, dalla dignità e dall’assunzione di responsabilità non è una gran cosa. E noi crediamo profondamente in questi valori, e pensiamo di aver sempre rispettato il nostro gruppo e il nostro partito. Riteniamo di esserci spesi, in circostanze profondamente ostili per il nostro partito, senza sosta e con profonda convinzione, in nome di un grande progetto di rilancio politico e culturale del nostro territorio. Da anni difendiamo il nostro partito in prima linea. E siamo orgogliosi del nostro risultato alle ultime amministrative, purtroppo non valorizzato da una lista di partito estremamente debole.
Con questo comunicato vogliamo solo ribadire le motivazioni politiche, e non personali, che ci hanno convinto a non far parte del nuovo direttivo Pdl, così come ci era stato chiesto dai nuovi dirigenti. Fin dal giorno successivo alle ultime elezioni amministrative, visto il risultato piuttosto scarso riportato dal pdl, abbiamo sollecitato i vertici del nostro partito a trovare il coraggio di scelte forti, di discontinuità rispetto al passato. Abbiamo chiesto di militare in un partito moderno, capace di coinvolgere tutta la sua base (i tesserati) nelle scelte determinanti che avrebbero investito, di lì a breve, la vita del partito. Abbiamo chiesto un rinnovamento vero, non solo a parole. Abbiamo insistito affinché non si ripetessero gli errori del passato, cioè quelle nomine calate dall’alto, che hanno avuto come risultato una disastrosa conduzione del partito e l’assenza totale di una minima linea o visione strategica e politica. Con la conseguenza, ancor più grave, di aver provocato l’allontanamento dal Pdl di molti nostri elettori, stanchi di continue riunioni e discussioni prive di concretezza, prive di chiare e ben definite scelte, e prive di una seria e qualificata progettualità, da estendere al territorio e da presentare all’elettorato. Abbiamo atteso fino alle elezioni, per non sollevare polemiche che certamente avrebbero contribuito ad indebolire ancor di più il partito. Abbiamo chiesto di non ripresentare, nell’organigramma del partito, o, ancor meglio, di mettere fuori dal partito a chiare lettere, persone che hanno fatto campagna elettorale contro il pdl, sostenendo altri candidati a sindaco; persone che hanno usufruito di cariche importanti negli enti locali salvo poi cambiare bandiera; persone che hanno sempre ricevuto dal partito incarichi e nulla hanno dato, in termini di appartenenza o di contributo elettorale; persone che si sono vendute tra un ballottaggio ed un altro. Avemmo potuto concordare insieme la squadra dirigente, avremmo certamente indicato validi nomi di persone competenti, qualificate, professionisti pronti a lavorare, fin da subito, ad un serio rilancio del partito. E non era neppure necessario inserire obbligatoriamente un giovane, calato dall’alto, solo per sbandierare al vento il solito slogan “largo ai giovani”. Non è tempo per gli slogan. E non è ricoprendo un posto in un direttivo che i giovani possono far sentire meglio la loro voce e le loro idee.
La politica si è nutrita per troppo tempo di chiacchiere. Oggi i cittadini chiedono risposte concrete.
Auguriamo buon lavoro al nuovo coordinatore comunale Veltri, rispettiamo le sue scelte e siamo pronti a collaborare con lui.
Ma per tutte queste ragioni abbiamo deciso di non far parte del direttivo del partito, pur restando tesserati pdl. Perché riteniamo che, così facendo, si torni al punto di partenza, si dimostri di non aver compreso il monito che i cittadini ci hanno voluto trasmettere.
Per questo abbiamo deciso di mantenere la nostra autonomia, di pensiero e di proposte. Noi manteniamo la nostra identità, continuando ad esercitare una critica costruttiva ad un partito che appare oggi, soprattutto nella nostra città, profondamente distante dai cittadini e dal suo elettorato.
In fondo, il bello della democrazia è anche questo:il confronto. I partiti non devono diventare caserme. I partiti devono restare luogo di dialogo, anche aspro, purchè rispettoso, luogo di dibattito e di soluzione dei problemi dei cittadini. Per fa ciò è necessario aprirsi, ascoltare le richieste della base, dei giovani e dei meno giovani, e subito dopo occorrono le risposte.
Il rinnovamento dei partiti passa attraverso il rinnovamento delle idee, e non solo attraverso quello degli uomini (ammesso che questo ci sia).
Il nostro partito deve guardare avanti e non indietro. La nostra classe dirigente deve tornare ad essere il punto di riferimento di centinaia di giovani che hanno sempre creduto in questo partito e che adesso chiedono un rinnovamento serio e credibile.
Coordinamento comunale Pdl giovani
Alberto Zichittella
Aldo Fratelli
Roberto Ragona
Giacomo Maggio
Gianni Campanella
Antonio Barbera
Nino Di Pietra
Alessia Indelicato
Vincenza Indelicato
Federica Tassone
Giuseppe Messina
Massimo Pellegrino
Salvatore Salvo
Luca Ingrassia
Gianmarco Anselmi
Chiara Domingo
Gianmarco Zichittella
Gianluca Orlandini
Pietro Errera
Enrico Gianquinto
Giorgio Maggio
Giada Di Girolamo
Francesco Giasone