Il Sinodo si è aperto domenica 26 con un culto solenne in cui è stato “consacrato” al servizio pastorale il trentenneWilly Jourdane al ruolo di diacona, Rossella Luci.
“Basta perdere il lavoro per passare dalla dignità alla povertà” ha ricordato domenica pomeriggio la moderatora uscente della Tavola valdese, Maria Bonafede.“La crisi colpisce l’intera società e anche la nostra chiesa – ha proseguito –. C’è inquietudine per il futuro, ansia per le persone più giovani, insicurezza anche per chi lavora. Una chiesa non è un sindacato o un partito e non spetta dunque a noi individuare le necessarie politiche o le strategie più appropriate. Ma come chiesa una cosa dovremmo dirla, e cioè che l’illusione di uno sviluppo senza limiti è finita e che dobbiamo liberarci di questa idolatria”. Ovviamente il Sinodo – che si concluderà il 31 agosto con l’elezione del nuovo moderatore – discuterà anche di molti altri temi, tra questi l’evangelizzazione: “le strategie proselitistiche non ci appartengono – ha rilevato Bonafede – ma dobbiamo anche spiegare che il tesoro dell’Evangelo che ha cambiato le nostre vite non è un bene privato, ma da condividere con le persone che incontriamo e con le quali abbiamo la possibilità di percorrere un pezzo di cammino”. Gli oltre duecento membri del Sinodo, pastori e laici eletti dalle comunità locali – sono entrati nel cuore dei lavori di questa assise: cinque giornate fitte di confronto, analisi, valutazione del lavoro svolto e programmazione di quello da svolgere. Si è aperta ieri anche una bella perentesi ecumenica con la dichiarazione rilasciata da don Gino Battaglia, direttore dell’Ufficio nazionale per l’Ecumenismo e il dialogo della Cei: “Questa esperienza è significativa per il presente e il futuro del nostro paese”.
Molto atteso il momento pubblico di ieri sera dove si è discusso insieme ai giovani evangelici di immigrati di precarietà, di diritto di cittadinanza, di immigrazione e integrazione con il ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi. “Volevo rendere omaggio alla più antica esperienza evangelica italiana, che è stata sempre di stimolo per la crescita civile, democratica e religiosa del nostro Paese – ha detto Riccardi alla platea presente al Tempio valdese di Torre Pellice –. Non posso fare a meno di sottolineare la spiccata sensibilità e l’importante contributo che le comunità evangeliche hanno dimostrato su un tema decisivo come quello dell’immigrazione”. Ma ieri è stato anche un giorno ricco di spiritualità, decisioni importanti, di preghiera e di ascolto della Parola di Dio. “Penso da sempre che i leader religiosi possano fornire un grande apporto sui temi del dialogo, della comprensione e della convivenza –ha concluso Riccardi”. A inizio del suo mandato il ministro ha infatti costituito la Conferenza nazionale religioni, cultura e integrazione, nella quale i rappresentanti delle religioni presenti in Italia dialogano su temi concreti che riguardano la vita delle loro comunità, e alla quale sia la Tavola valdese che la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) hanno aderito con grande entusiasmo.
da 'L'unità' del 28 agosto 2012 - www.chiesavaldesetrapani.com