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27/09/2012 04:41:39

Giacomo Piazza, da Salemi, è il più giovane candidato all'Ars del collegio di Trapani

 Corre per il Movimento 5 Stelle, con un diploma di perito di trasporto marittimo  conseguito al Nautico di Trapani, è Allievo Capitano di Lungo corso ed è inscritto alla Facoltà di ingegneria meccanica di Aversa. Ma quando si trova a Salemi non disdegna affatto il volontariato che esercita con passione tramite l’Associazione GOE che opera nella Protezione Civile.

Giacomo Piazza, lei militante del Movimento di Beppe Grillo che predica contro la Casta, corre per uno scranno alla Regione. Vuole farne parte pure lei?

Ma cosa sta dicendo? Noi viviamo in una regione dove è ora, più che altrove, di dare una svolta, è ora di iniziare il cambiamento VERO, dobbiamo costruire il nostro futuro, e NOI del Movimento 5 Stelle siamo consapevoli che la svolta deve partire dalla Sicilia, la nostra terra è vittima forse più di ogni regione d'Italia perché fino ad oggi siamo stati governati da una politica mafiosa, la SVOLTA deve partire da qui, per dire basta a questo sistema, partiamo dunque dal recupero della nostra identità, dal riprenderci la nostra cara Sicilia, snelliamo questa burocrazia macchinosa quale è diventata la Sicilia, dal suo interno recuperando il principio della trasparenza, per noi siciliani la crisi è cominciata 20 anni fa e da troppo tempo stringiamo la cinghia” .

Dicono tutti così, poi appena arrivati, si dimenticano di tutto e tutti. La gente è sfiduciata. Lei come riesce a convincerli di essere diverso?

E’ diritto di ogni siciliano sapere che cosa si sta facendo con i nostri soldi, dobbiamo rivalutare seriamente l'agricoltura, nostro vero punto di forza e centrare i nostri consumi sui prodotti locali, perché il nostro cibo è il migliore, dobbiamo vedere ed investire sulle nuove forme di energia perché è questo il futuro e non far trivellare la nostra terra da compagnie che svendono i nostri prodotti e rivendendoceli 4 volte il prezzo originario, dobbiamo svegliarci e smettere di dire che nessuno andrà a votare, perché cosi facendo sarebbe come votarci contro, non pensate nemmeno di votare il Movimento 5 Stelle e lavarvi le mani, perché sbagliate di grosso, ognuno di noi è cittadino attivo, protagonista principale della propria città , regione e stato. Insieme ce la possiamo fare amici, insieme possiamo veramente cambiare la nostra regione, dobbiamo impegnarci a farlo perché ne varrà del futuro dei nostri figli e di noi!"

Una democrazia che parte dal basso, quindi? Lo dicono in tanti.

"Esattamente. Ma noi siamo diversi. Il Movimento 5 Stelle è una libera associazione di cittadini, il cui obiettivo è dare voce ai cittadini attivi, l'unica politica che facciamo è quella nella tutela ed interesse di cittadini seguendone la volontà, senza tener conto di alcun interesse ne economico ne personale, perché per NOI del movimento interessarsi del sociale non è un lavoro ma solo un servizio pubblico, un servizio che non tiene conto di nessuna logica di partito, nessun ordine di segreteria ma solo la volontà democratica dei cittadini, ecco perché ci distinguiamo da qualsiasi altro partito, ecco perché non ci alleiamo e mai ci alleeremo con nessun partito, ecco cosa significa far parte del Movimento 5 Stelle".

Veramente dicono di voi che siete bravi solo a protestare ma non a fare proposte di governo.

"A differenza di quanto dicono e parlano del Movimento 5 Stelle Sicilia  che è solo un movimento di protesta bene, qualcuno dovrebbe ricredersi perché NOI abbiamo da un po’ un programma che a differenza dei partiti non è stato semplicemente scritto da politici, il nostro programma è stato scritto, discusso e votato per mesi on line grazie a un software già utilizzato ad esempio dai partiti di alcuni stati europei, si chiama Liquidfeedback, una piattaforma digitale strumento importante che applica il principio democratico. Ogni nostra stella indica una tematica, Ambiente, Cultura, Sviluppo, Cittadini e Legalità. I nostri punti principali sono: Creazione di una rete di produttori, secondo forme associative e cooperative, che permettano di raggiungere una massa critica necessaria per competere in modo efficace sia nel mercato interno contro i distributori di prodotti non locali sia, se la produzione lo consente, in quello estero, puntando sulla qualità del prodotto; promozione della filiera corta e dell’acquisto a chilometro zero: dal produttore locale all’acquirente locale, in modo da ridurre i passaggi e i costi di trasporto così da mantenere basso il prezzo finale.”

Belle parole, ma ci vogliono i finanziamenti per attuare queste idee, non le pare?

“Occorre utilizzare con efficienza i fondi nazionali e comunitari: costituire una task-force attraverso il reclutamento dei funzionari maggiormente preparati e formati nel campo dei finanziamenti comunitari, che renda conto direttamente all’Assemblea Regionale e non alla Giunta. La task-force, integrata da incaricati delle rappresentanze tecniche di categoria nonché dalle associazioni rappresentative degli interessi diffusi (con funzioni propositive e senza potere di veto), pubblicherà periodicamente il risultato della propria attività in rete in un’area del sito istituzionale della Regione.”

Una volta si diceva che la nostra Fiat era l’agricoltura. Oggi che anche l’industria torinese è in disfacimento, cosa pensate di rilanciare questo comparto dell’economia isolana?

"Bella domanda. Di vitale importanza è accentrare le idee sullo sviluppo agricolo, potenziarlo e incentivarlo, ecco le nostre proposte:
- Incentivare la nascita di mercatini agricoli a chilometro zero in ogni comune per garantire qualità e salubrità dei prodotti e risparmio delle famiglie. Per la tutela dei prodotti oltre al rispetto dei disciplinari previsti è fondamentale che vi sia una normativa che impedisca la realizzazione di impianti inquinanti e insalubri, inceneritori, centrali termoelettriche) e la chiusura graduale di quelle esistenti, nelle zone di produzione dei prodotti tipici.
- Ristrutturazione degli organismi di controllo delle derrate alimentari al loro ingresso nel territorio siciliano ed attivare la tracciabilità e rintracciabilità di tutti i prodotti e dei loro derivati.
- Incentivare la nascita di mense pubbliche e private con prodotti ecocompatibili e a chilometro zero, soprattutto per gli asili, le scuole, gli ospedali, enti pubblici e aziende. Promozione del consumo di prodotti siciliani nelle famiglie e nelle istituzioni (per es. mense scolastiche, ospedali, eccetera)
- Avviare progetti, con la collaborazione di Regione e Comuni, per realizzare orti urbani in pieno campo o in serra, nelle scuole primarie e secondarie e nel territorio comunale e per la frui-zione della popolazione più anziane e dei disabili.
- Riforma dell’Assessorato alle risorse agricole ed alimentari – sburocratizzazione e meritocrazia – carichi di lavoro ed incentivi al raggiungimento di obiettivi predefiniti – Formazione continua dei dirigenti e funzionari
."

Secondo Lei, quale la priorità in assoluto?

“Senza dubbio l’abolizione dei finanziamenti pubblici ai partiti. Ogni candidato eletto dovrà percepire solo 2.500 euro netti, il resto sarà destinato ad un fondo per i disservizi legati alla sanità, scuole e via dicendo. Abolire la privatizzazione dell’acqua. Eliminazione delle Spa che gestiscono  i servizi primari. Con gli utili ricavati si penserà ad ammodernare della rete idrica: bolletta meno cara e servizi più efficienti.”

Lei, nel periodo di Sgarbi a Salemi è stato molto critico con l’Amministrazione Comunale. Pensa che i suoi concittadini le saranno riconoscenti votandola per le prossime elezioni regionali?

"A SALEMI abbiamo vissuto in prima linea i disagi causati da un sistema politico clientelare e di come falsificando accuratamente l'informazione si sia riusciti a fare la vera anti politica e non la politica che tanto alcuni personaggi si vantano di aver fatto, un esempio? La questione Pale Eoliche che l'ormai ex sindaco Vittorio Sgarbi, scappato da Salemi perché era già al corrente di uno scioglimento della giunta comunale per infiltrazioni mafiose, ha tanto difeso con l'aiuto di Striscia la Notizia è frutto di una informazione di parte e falsata. Il critico d'arte in questione non ha fatto altro che denunciare lo scempio di natura estetica del paesaggio circostante Salemi dopo l'istallazione del parco eolico, bene nessuno ha sottolineato che il Comune con questa produzione di energia a costo zero avrebbe potuto ridurre la spesa pubblica per l'illuminazione e non solo avrebbe potuto ricavare del denaro dalle Royalty che le aziende per diritto avrebbero dovuto lasciare per legge nelle casse del Comune, e invece ci troviamo con un bel buco di quasi 2 milioni di debiti fuori bilancio. E adesso questa come la chiamate ancora anti politica? Se la gente mi voterà non lo so. Io lo spero.”

 

Franco Lo Re