Proprio il Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, ha imposto, questa estate due dei tre commissari liquidatori, Antonio Provenzano, ex consigliere comunale dell'Udc che ha mancato la rielezione, e Francesco Tumbarello, altro candidato non eletto con Adamo al consiglio comunale. Il terzo liquidatore è il professore Enzo Favoino.
Nell'assemblea dei Sindaci, giovedì scorso, si è preso atto della decisione dei commissari liquidatori di revocare il contratto di dirigente a Salvatore Alestra, che prima era anche amministratore dell'Ato. "Lo abbiamo fatto perchè il suo contratto era illegittimo - spiega Provenzano - perchè la legge vieta all'Ato di assumere personale". Alestra era direttore generale dall'inizio del funzionamento dell'Ato, il 1° Settembre 2009. "Rivendico la bontà del lavoro svolto - commenta lui - e il modo in cui abbiamo gestito all'Ato, con una sola persona impiegata, una gara d'appalto di 200 milioni di euro per 7 anni. Inoltre mi dà fastidio che si sia fatto finta di non sapere che io ero il direttore dell'Ato. Quando mi sono insediato abbiamo mandato una lettera circolare a tutti i Comuni, compresi Trapani e Pantelleria, che pur non aderiscono al contratto di servizio con l'Ato". Alestra si riferisce all'assegnazione del servizio al gruppo Aimeri - Biancamano. Alestra contesta il suo licenziamento: "Le motivazioni dei commissari sono errate nella sostanza e nella forma, è per questo che mi rivolgerò al giudice del lavoro". Ma Provenzano dichiara: "Abbiamo sentito dei pareri legali che ci confortano".
Contemporaneamente, l'assemblea dei sindaci - soci ha deciso (con il solo voto favorevole del Comune di Marsala, che ha la maggioranza di quote, e il voto contrario dei piccoli Comuni) di aumentare il compenso dei commissari liquidatori, portando da 60.000 euro l'anno a 120.000 euro l'anno. Cifre lorde, ovviamente. A partire dal 21 Settembre. "E' normale che ci siamo aumentati il compenso - commenta Provenzano - perchè noi adesso facciamo di tutto, anche le funzioni che erano prima del direttore. Faccio presente che prima noi costavamo 60.000 euro e lo stipendio di Alestra era di 150.000 euro l'anno. Adesso Alestra non c'è più, e noi prendiamo 120.000 euro l'anno. Per l'Ato si tratta di un risparmio..."