L’accusa per il parcheggiatore, il cui cognome è Purello, è di estorsione. L’operazione è stata coordinata dal comandante dei Vigili urbani Vincenzo Menfi, che in questi giorni ha fatto appostare delle pattuglie nella zona del Salato per monitorare i comportamenti dell’uomo. Il parcheggio comunale viene usato durante il giorno soprattutto dai dipendenti del Comune di Marsala che ogni giorno erano costretti a dare qualcosa all'arrestato. L’arresto arriva dopo le denunce di alcuni cittadini e dopo l’episodio di qualche giorno fa delle fatture false rilasciate da Purello. Una truffa certificata che la Polizia Municipale ha individuato dopo un’attenta attività di osservazione, in seguito alla quale ha identificato l’autista del pullman e la guida, che hanno confermato di essere convinti che il parcheggio fosse a pagamento per legge, consentendo così di sequestrare le ricevute e denunciare per truffa e invasione di fondi pubblici ai fini di trarne profitto, il parcheggiatore protagonista dell’episodio.
Dopo questo episodio per l’uomo sono scattate le manette. Durante la visita di Beppe Grillo a Marsala il parcheggio del Salato è stato preso d’assalto dagli automobilisti. Per Purello è stata una giornata molto produttiva, come testimonia la video-inchiesta che abbiamo girato. Ad un camper in quella occasione sono stati chiesti addirittura 10 euro, lasciando increduli i turisti arrivati a Marsala. Il posteggiatore è abusivo, ma dimostrava anche un “senso civico” avvertendo una signora del pericolo di multa che stava correndo, visto che aveva appena parcheggiato nel posto riservato ai disabili.
Finisce in cella quindi Purello, che è fratello maggiore di Emanuele, lo scippatore seriale che “operava” nel centro storico della città e finito anche lui agli arresti dopo un’operazione del Commissariato di Polizia di Marsala.