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01/11/2012 05:35:12

Il governo della Sicilia, Crocetta: "Non ci sarà nessun problema". Ecco la liquidazione di Oddo, Adamo, Marrocco, Scilla

Lo ha dichiarato a Radio 24 il neo governatore della Sicilia, Rosario Crocetta che respinge qualsiasi dubbio sulla governabilita' della Regione. L'ex sindaco di Gela si dice convinto del fatto che dialoghera' anche con gli esponenti del Movimento 5 Stelle: ''Io sono uomo del dialogo con tutti - ha spiegato - chi non dialoga con me non sara' per colpa mia''. A Gianfranco Micciche' che si dice pronto a entrare nella maggioranza Rosario Crocetta risponde: ''Non mi interessano le formule e le formulette, mi interessa invece un patto con i galantuomini all'interno dell'Assemblea''. E sulla giunta, sulla quale ''sta gia' lavorando'', annuncia: ''saranno nomi di grande novita'''.

LA LIQUIDAZIONE AI DEPUTATI.  Agli onorevoli dell'Isola non rieletti mamma Assemblea da un "assegno di solidarietà ". Proprio così, "di solidarietà ", per chi ha guadagnato nel corso dell'anno almeno 12 mila euro nette al mese. Già alla fine della scorsa legislatura l'Ars si è trovata con un buco da 4 milioni di euro per pagare questa sorta di liquidazione ai non eletti.  Secondo il regolamento delle retribuzioni dei deputati, "al termine del mandato parlamentare l'onorevole riceve dal fondo di solidarietà un assegno pari all'80 per cento dell'indennità lorda di una mensilità moltiplicata per il numero degli anni di mandato effettivo". I conti sono presto fatti. Al decano dell'Ars Lillo Speziale, 21 anni di permanenza continua tra i corridoi di Palazzo dei Normanni, spetta un assegno da 179.844 euro, in parte già incassati perché i singoli deputati possono chiedere un'anticipazione del contributo. Un assegno a sei cifre lo incasserà anche Giovanni Barbagallo, vicino di banco di Speziale, e da 16 anni filati inquilino di Sala d'Ercole: per lui l'assegno ammonta a 137.024 euro. Circa 110.000 euro è la liquidazione di Camillo Oddo, che ha mancato la rielezione, dopo 12 anni di vita parlamentare. Giulia Adamo, che non si è ricandidata, prende 55.000 euro. 38.256 euro  la liquidazione di Livio Marrocco e Toni Scilla, che hanno solo una legislatura alla spalle. Ma i soldi  al momento in cassa non ci sono, considerando la grave crisi di liquidità in cui versa Palazzo dei Normanni. Una crisi che al momento ha impedito anche il pagamento degli stipendi, dopo che un gruppo di funzionari ha pignorato l'Ars per ben 28 milioni di euro chiedendo il riconoscimento di scatti di carriera. Piove insomma sul bagnato.