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03/11/2012 10:45:04

Carabinieri: operazione di controllo del territorio. Cinque arresti tra Marsala e Petrosino

In questo fine settimana si è voluto dare particolare attenzione al rispetto delle nome che regolano la circolazione stradale, predisponendo posti di controllo sulle arterie stradali, sia con gazzelle che con auto civetta, in tutto l’arco pomeridiano-serale.
Nel corso dei controlli stradali, nel dettaglio, l’aliquota radiomobile, ha denunciato alla locale A.G.:
• M.M. e C.A., marsalesi rispettivamente di 30 e 39 anni, per guida in stato di ebbrezza alcolica, poiché sorpresi al volante delle proprie autovetture con un tasso alcolemico nel sangue di gran lunga maggiore al consentito;
• B.C. e B.P.V., romeni di 26 e 29 anni, responsabili di aver aggredito, per futili motivi, un loro connazionale, cagionandogli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni dal locale Pronto Soccorso;
• S.M., marsalese 34enne, per aver venduto la propria autovettura, nonostante ne fosse stata nominata custode a seguito del sequestro amministrativo, cui era sottoposta poiché sprovvista della copertura assicurativa.
I militari della Stazione di Petrosino, invece, coordinati dal Luogotenente Maurizio Giaramita, nel corso dei medesimi servizi, hanno tratto in arresto Bonafede Giuseppe, 31enne pregiudicato marsalese, poiché al termine di un’articolata attività investigativa esperita al seguito del furto perpetrato presso l’abitazione di un cittadino petrosileno nel corso di quest’estate, hanno effettuato una perquisizione domiciliare a casa del malvivente, rinvenendo occultato sotto il materasso della sua camera matrimoniale un fucile Beretta cal. 12, facente parte del bottino di quell’azione criminosa. Sulla scorta di tali fatti, il Bonafede è stato portato in caserma ed, all’esito di tutte le attività di rito, tratto in arresto per ricettazione e detenzione illegale di arma da fuoco, vendendo poi sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la sua abitazione in attesa del rito direttissimo innanzi all'autorità giudiziaria  lilibetana, che ha condiviso pienamente l’operato dei militari convalidando l’arresto e confermando la misura degli arresti domiciliari a cui era già ristretto.