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04/11/2012 05:21:29

Maddalena Giacalone presidente del "Rubino", travolto dallo scandalo pedofilia

E' la donna voluta dal Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, nel consiglio di amministrazione dell'ente, Maddalena Giacalone, classe 1935. Era sta messa come rappresentante del Comune di Marsala nell'opera pia proprio dal Sindaco Adamo lo scorso Luglio. Adesso si trova a presiedere un Cda composto dall'arciprete Don Giuseppe Ponte e dalla dottoressa Rosalba Tranchida. Padre Ponte rappresenta la Curia vescovile, mentre la dottoressa Tranchida è stata segnalata dalla Prefettura di Trapani.

Tra le più fedeli sostenitrici e amiche del Sindaco Adamo, Giacalone prende il posto del commissario straordinario Rosario Asta, e dovrà mettere insieme i pezzi dopo che l'istituto è stato travolto dallo scandalo dell'arresto della direttrice dei servizi didattici e di un altro impiegato dell'ente per un presunto caso di pedofilia. Adesso il rischio è che l'istituto, che è una delle poche Ipab in Sicilia ad essere addririttura all'attivo - e si è sempre contraddistinto per la qualità dei servizi offerti ai ragazzi che lo frequentano -, venga lentamente messo in stand - by.

Il Sindaco Adamo già all'indomani della notizia di cronaca, lo scorso 3 Ottobre, aveva deciso di entrare nella vita dell'ente, convocando i genitori, chiedendo l'allontanamento del personale (per "negligenza dei contro contro minori indifesi"). Ha annunciato anche che il Comune si costituirà parte civile nell'eventuale processo, ma in realtà, come ha precisato l'ormai ex commissario Asta, "è l'Istituto Rubino ad essere parte offesa in questa vicenda".  

Agli arresti sono finiti Giuseppa Signorelli, ex dirigente della struttura,  classe 1962, e il bidello, Vincenzo Galfano, classe 1964. Il provvedimento è stato disposto dal gip presso il Tribunale di Marsala, Francesco Parrinello, su richiesta del sostituto Dino Petralia.  Secondo le indagini della poliziauna  ragazzina, che frequentava il doposcuola, sarebbe stata invitata in diverse occasioni da Signorelli, "secondo una prassi consolidata". Qui si trovava anche il bidello ed entrambi avrebbero abusato sessualmente e "contemporaneamente" della minore. La vicenda è venuta alla luce dopo che la studentessa, oggi maggiorenne, ha confidato le violenze ad un amico di famiglia che ha informato la polizia.