Da ieri tutti i detenuti (non molti, in verità, 52) hanno cominciato ad essere trasferiti presso le altre strutture della provincia che invece rimarranno aperte, e cioè Favignana, dove il carcere nuovissimo è stato inaugurato poco tempo fa, a Trapani, al carcere di San Giuliano, e a Castelvetrano. Il Governo dunque alla fine ha fatto sul serio. Nonostante il Sindaco di Marsala si dicesse sicura, fino a poco tempo fa,che grazie ai buoni uffici dell'Udc il carcere non avrebbe mai chiuso, il Governo è stato irreprensibile. E la visita del sottosegretario Mazzamuto, qualche mese fa, a Marsala, è stata fatta per rabbonire gli animi: ogni decisione era già presa da tempo. Da ieri, dunque, secondo le disposizioni del Provveditore regionale delle carceri, è cominciato il trasferimento dei detenuti. Amarezza e delusione è stata espressa, per l'ennesima volta, dal segretario della Uilpa Penitenziari, Gioacchino Veneziano: "Nessuno può gioire della chiusura del carcere - ha detto - e se una cinquantina di reclusi se ne vanno, non fanno altro che sovraffollare le altre carceri". Veneziano ricorda anche che il carcere di Marsala è l'unica struttura carceraria tra le 206 previste nel territorio ad essere soppressa. Per il sindacalista della Uil, inoltre, "la chiusura del carcere non porterà alcun benificio economico", perchè lui considera che ci saranno costi enormi che si dovranno sostenere per il trasferimento dei detenuti da Castelvetrano, Trapani e Favignana a Marsala (ma questo è vero solo in parte). Il Sindaco Giulia Adamo, che ha fallito la sua prima vera battaglia per difendere la città di Marsala parla di una "decisione assurda", e di una "autentica ingiustizia".